Carceri: agenti aggrediti a Campobasso, sconcerto del Sappe

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Carcere prigioneCAMPOBASSO – “La situazione nel carcere di Campobasso è critica, ci si aspetta forse un gesto ancora più violento ed eclatante affinché qualcuno possa intervenire, dimenticando che chi opera all’interno degli istituti sono uomini e donne che rischiano la vita ogni giorno per garantire la sicurezza in un carcere come quello di Campobasso?”. Così il segretario regionale del Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria (Sappe), Matteo Del Re, a margine dell’ultimo episodio di violenza, il terzo in dieci giorni, che si è registrato ieri nel carcere di Campobasso dove un detenuto ha ferito due agenti.

Solidarietà ai due poliziotti arriva anche dal Segretario generale del Sappe, Donato Capece: “Siamo preoccupati dall’alto numero di eventi critici che si registrano ogni giorno nelle carceri: e siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti del personale, così come le risse e i tentati suicidi – osserva – sono purtroppo all’ordine del giorno. È per noi importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale ed è necessario intervenire con urgenza”.

Per Capece, dunque, “non c’è più tempo da perdere, servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere: certo non indulti o amnistie”.