“Pongo l’accento su quella che, per me, ha maggior rilievo e cioè l’educazione dei nostri studenti che passa attraverso anche la capacità di dire di no – aggiunge la Chimisso – Noi siamo qui per insegnare ma anche per ricordare alle ragazze e ragazzi che ci sono dei limiti che non vanno superati. E uno dei limiti su cui bisogna proprio lavorare, lo dico con cognizione di causa, è la consapevolezza che non si può trasformare l’aula didattica in una promozione dei rapporti di via social. Quindi bene il divieto dell’utilizzo dei cellulari in tutte le scuole di ogni ordine e grado perché dobbiamo ricreare un ambiente circolare all’interno dell’aula e, quindi, far sì che la classe dialoghi non con soggetti esterni ma che torni un dialogo fruttuoso, una relazione positiva all’interno del sistema scuola, all’interno del sistema classe, fra gli studenti e le studentesse e i docenti”.
La direttrice dell’Usr Molise sottolinea l’importanza del dialogo tra i giovanissimi. “Sono anche convinta che, l’idea stessa di recuperare la relazione fisica aiuterà molto a contrastare quel fenomeno così deleterio e devastante che è rappresentato dal bullismo – conclude – e dal cyberbullismo che sono mali di una società contemporanea, in qualche modo, malata di social. Torniamo ad essere studenti in carne e ossa, parliamo tra di noi, cresciamo insieme”.
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