Cronaca

Bracciante ucciso a bastonate, il responsabile condannato a 23 anni

CAMPOBASSO – La Corte d’Assise di Campobasso ha condannato oggi pomeriggio a 23 anni di reclusione il 40enne guardiano dei cantieri che era in carcere dai giorni successivi al delitto per l’omicidio di Todorov Rayko, bracciante bulgaro ucciso a bastonate nei campi di Santa Croce di Magliano durante la notte tra il 7 e l’8 febbraio 2024. L’accusa aveva chiesto la condanna all’ergastolo, richiesta alla quale si era associata la parte civile, con gli avvocati Carmine e Alessio Verde, che rappresentavano i genitori e un fratello della vittima.

La difesa, con l’avvocato Luigi Marinelli, aveva chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e in subordine l’esclusione dei futili motivi e il minimo della pena. Secondo la ricostruzione fatta dalla procura, Rayko, dopo essersi perso mentre stava tornando a casa, si era trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato; tra le ipotesi c’è quella che abbia potuto assistere ad un tentativo di furto e per questo sia stato ucciso.

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