Cisl Poste, D’Alessandro incontra i lavoratori del Basso Molise

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Antonio D'AlessandroCAMPOBASSO – Il Segretario della Cisl Poste Antonio D’Alessandro, durante un incontro con i lavoratori del Basso Molise, ha dichiarato che da troppi anni, a fronte della crescente globalizzazione della finanza e del commercio senza validi contrappesi, è diminuita la qualità del lavoro e della vita delle persone.

La crisi esplosa nel 2008 è figlia di queste contraddizioni e dopo avere distrutto i risparmi ed i posti di lavoro di milioni di donne e uomini, ha aggredito i sistemi di protezione sociale. In altre parole, è cresciuto a dismisura il potere di pochi rispetto ai tanti e dei capitali speculativi rispetto alla vita delle persone.

“È giunto il tempo che questa distanza venga concretamente colmata – ha aggiunto Antonio D’Alessandro – anche perché siamo all’alba di una grande trasformazione tecnologica, che se non orientata, potrebbe aumentare ulteriormente le già notevoli e crescenti disuguaglianze. Per ridare centralità al lavoro occorre definire un nuovo contratto sociale nel quale prevedere nuove regole di cittadinanza, strumenti universali di protezione sociale realizzabili anche in forme sussidiarie e la valorizzazione della contrattazione collettiva, che meglio di qualsiasi altro strumento sa mediare le istanze produttive e del lavoro coniugandole”.

Bisogna disinnescare le forme di dumping sul lavoro che scatenano una corsa al ribasso sulla qualità e dignità dello stesso. “In Italia – ha affermato Antonio D’Alessandro – la contrattazione collettiva copre l’85% delle lavoratrici e dei lavoratori, garantendo loro diritti retributivi, normativi, previdenziali ed assistenziali. È questa la strada per assicurare la dignità alle persone ed una gamma di tutele che nessun salario minimo potrà mai garantire: per questo stiamo appunto chiediamo di estenderla in tutti gli ambiti oggi non ancora raggiunti. Non servono misure indistinte imposte per legge, ma piuttosto sostegni legislativi alla diffusione della libera rappresentanza sindacale ed alla crescita della contrattazione collettiva, che per ragioni di conoscenza e prossimità sa realizzare migliori condizioni di protezione e sviluppo”.

“Serve discontinuità rispetto alle politiche dell’ultima finanziaria – riferisce ancora D’Alessandro – mi auguro che finalmente si riparta su crescita e lavoro, che sono le vere priorità del Paese. Serve sbloccare le tante infrastrutture bloccate in quest’anno ed investire su innovazione, ricerca e formazione. Ci aspettiamo che ci si occupi immediatamente delle vertenze”, ha poi affermato Antonio D’Alessandro, parlando delle crisi aziendali in Molise.

“Serve davvero un colpo d’ala importante e va cambiata assolutamente la linea economica e produttiva, mettendo al centro lo sviluppo e la crescita. Nella scorsa finanziaria si è fatto esattamente il contrario: dal blocco delle infrastrutture, ai tagli su impresa 4.0, ai tagli sull’alternanza scuola lavoro. Bisogna cambiare la linea”, ha concluso Antonio D’Alessandro ribadendo anche l’allarme per le morti sul lavoro, 482 da inizio anno: “Una carneficina, un numero inaccettabile”.