Il coach Valente fa il punto sulla prima fase del campionato di Serie C

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VENAFRO – Con la sconfitta nell’ultima partita disputata sul parquet della Roseto Academy, si è chiusa la prima fase del campionato di Serie C della Siem Basket Venafro. Una regular season, quella dei gialloblu, fatta di alti, ma anche di tanti bassi, che non hanno permesso alla formazione di Coach Valente di raggiungere il quarto posto tanto sperato, che avrebbe regalato ai molisani una fase orologio più comoda Il bottino ottenuto dai venafrani al termine di queste prime 22 partite è di 12 vittorie e 10 sconfitte, che hanno determinato il sesto posto in classifica alla fine della stagione regolare.

C’era margine per fare meglio? Probabilmente sì, considerando alcuni risultati deludenti, come le sconfitte a Pescara e l’ultima a Roseto, in cui sono stati persi dei punti importanti che alla fine hanno lasciato indietro Capitan Minchella e co. Ora la strada sarà sicuramente più in salita, ma nulla è ancora definito, quando mancano ancora le 4 partite in programma per la prossima fase orologio, in cui la Siem dovrà provare a risalire la china e recuperare terreno, con l’obiettivo di accaparrarsi un migliore posizionamento in classifica in vista dell’ultima fase dei playoff.

Dopo la pausa della scorsa settimana, ora è arrivato il momento di tornare in campo. La seconda fase dei gialloblu parte proprio dalle mura amiche, dove nel solito appuntamento pomeridiano della domenica la Siem Basket Venafro si troverà di fronte l’ostica Sambenedettese Basket. Un banco di prova importante per la formazione venafrana, che avrà l’obbligo non solo di ritrovare i due punti, ma di mettere in campo una prestazione convincente, per cercare di allontanare l’ultimo periodo negativo che le ha fatto perdere fiducia e posizioni in classifica.

Per fare il punto sulla regular season e iniziare a guardare al futuro di questa stagione, giunta ormai alle fasi cruciali, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Coach Valente nell’intervista che trovate di seguito:

Nell’ultima partita della regular season è arrivata una sconfitta un po’ a sorpresa sul parquet di Roseto Academy. Che partita hai visto?

“Nell’ultima partita di regular season, abbiamo toccato il punto più basso della stagione, sia in termini di risultato che di atteggiamento. Perdere a Roseto è stato un evento estremamente negativo, soprattutto considerando che ci siamo scontrati con una squadra che non ambisce a risultati di classifica, ma mira esclusivamente a far crescere i propri giovani. È stata una partita che avremmo dovuto portare a casa con maturità, nonostante i
40 minuti di zona della giovane formazione di casa. Sarebbe stato sufficiente un minimo di determinazione ed esperienza in più, che mi aspetto che questi giocatori possano mettere in campo in questo tipo di occasioni. Analizzando la partita, possiamo dividerla in due momenti distinti: nei primi due quarti abbiamo approcciato in maniera negativa e con una sufficienza vergognosa, che ci ha portato a subire molti contropiedi e tanti canestri non contestati dalla nostra difesa. Tra primo e secondo tempo c’è stata, obiettivamente, una reazione: i ragazzi sono rientrati in campo più determinati, più coesi. Tuttavia, abbiamo poi commesso una serie di errori tecnici e tattici, credo dovuti alla volontà di dimostrare qualcosa e alla fretta di recuperare la partita, che non ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo”.

Qual è il bilancio alla fine di questa regular season?

“Il bilancio è negativo e non può essere altrimenti, se si vogliono avere delle ambizioni di alta classifica. Questo non riguarda soltanto la posizione alla fine della regular season, ma, quanto più, il tipo di basket che abbiamo mostrato. Se vogliamo parlare dell’andamento delle prestazioni, possiamo dire che abbiamo espresso la nostra migliore pallacanestro nella fase centrale del campionato, avendo un costante miglioramento sul piano del gioco, per poi scendere in picchiata nel mese a cavallo tra febbraio e marzo. Uno dei principali motivi di questo calo lo attribuisco al fatto che questo gruppo tende ad adattarsi al livello dell’avversario. Giochiamo meglio contro le squadre più attrezzate, ma a volte questo non è sufficiente perché ci sono un paio di formazioni nettamente più forti di noi. Diventa un problema quando incontriamo quelle meno attrezzate, con le quali dovremmo dimostrare il
nostro valore, conquistando i due punti in maniera molto più facile di quanto abbiamo fatto, o addirittura in alcuni casi non siamo riusciti a farlo”.

Cosa ti aspetti dalla prossima fase orologio? Qual è il risultato che vorresti raggiungere in queste 4 partite che vi separano dai playoff?

“Banalmente, mi aspetto di giocare meglio, a prescindere dai risultati. Abbiamo avviato un confronto per cercare di capire quali sono i motivi di questo momento negativo e mi aspetto che, una volta individuate le criticità e rimodulati gli obiettivi per la fine della stagione, riusciremo poi ad emergere dal momento di difficoltà in maniera nettamente più coesa rispetto a quanto abbiamo fatto fino a questo momento. Per quanto riguarda gli obiettivi, non siamo assolutamente nella posizione di poter fare alcun tipo di previsione sulla classifica finale prima dei playoff. Abbiamo probabilmente perso la possibilità di giocare il primo turno in casa, ma a questo punto dobbiamo concentrarci solo ed esclusivamente sulle nostre prestazioni, partita dopo partita, per arrivare ai playoff, dopo un mese di lavoro, in una condizione tale da poter spaventare chiunque ci venga di fronte”.