Dal 12 al 16 Maggio si è svolto a Vienna l’#ESTRO2023, il più importante congresso di radioterapia oncologica europeo. Il tema del congresso “Dall’innovazione all’azione” si è concentrato su come tradurre ed implementare la ricerca nella pratica per offrire ad ogni paziente il miglior trattamento possibile.
L’Unità Operativa di Radioterapia e l’Unità Operativa di Fisica Sanitaria di Gemelli Molise hanno partecipato attivamente all’evento con numerosi interventi (5 presentazioni orali e 26 Poster di cui 10 discussi oralmente) riguardanti i temi della radioterapia nelle neoplasie ginecologiche, urologiche, della re-irradiazione, delle tecniche speciali quali la radioterapia stereotassica e dei modelli predittivi implementati mediante intelligenza artificiale. In particolare Il Prof. Deodato, direttore della UOC di Radioterapia, ha illustrato i risultati di una survey condotta a livello nazionale sulla gestione delle interruzioni del trattamento radiante, tematica estremamente importante per garantire l’efficacia del trattamento radioterapico.
La Dott.ssa Gabriella Macchia ha riportato i risultati di due studi nazionali coordinati dal centro di Campobasso sull’integrazione del trattamento stereotassico con la terapia sistemica nel trattamento delle oligometastasi da carcinoma dell’ovaio e sui risultati della radioterapia stereotassica per il trattamento delle oligometastasi da tumore dell’utero, mostrando anche i primi modelli predittivi in grado di guidare la migliore scelta terapeutica del trattamento oncologico per questo tipo di tumore.
La Dott.ssa Macchia ha anche illustrato i risultati di uno studio di fase I sul trattamento ipofrazionato del glioblastoma multiforme, condotto presso l’UOC di Radioterapia Oncologica ‘Molise ART’ di Campobasso. Il Dott. Paolo Bonome e il Dott. Donato Pezzulla hanno riportato i risultati di due studi, condotti sempre presso il ‘Molise ART’ sul trattamento stereotassico del tumore della prostata e sui risultati del trattamento sterotassico effettuato come ritrattamento in varie situazioni cliniche, dimostrando i vantaggi di tale tecnica sia in termini di efficacia sia in termini di ridotti effetti collaterali con oltretutto notevoli vantaggi logistici per i pazienti che devono effettuare l’accesso presso il reparto di radioterapia solo per una settimana di trattamento.
Infine il Dott. Savino Cilla, responsabile della UO di Fisica Sanitaria, ha mostrato due studi focalizzati sulla implementazione di nuove tecnologie nella pratica clinica del trattamento della mammella presso il Gemelli Molise. Questi studi riguardano l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale applicate alla Radioterapia nella generazione di modelli per la predizione della tossicità acuta durante la radioterapia e l’implementazione di procedure complesse di pianificazione del trattamento (tecniche VMAT ibride ottimizzate con intelligenza artificiale) capaci di diminuire le probabilità di insorgenza di tumori secondari.