Decisioni, allenamento, connessioni: come i videogiochi aiutano la mente, anche dei molisani

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joypadPartiamo da un presupposto: il Molise è terra magica così come lo sono i suoi abitanti. Fino a qualche anno fa si pensava che le regioni del Sud Italia fossero un po’ più arretrate rispetto a quelle del centro-nord, ma grazie all’arrivo di internet qualcosa per fortuna è cambiato. In meglio ovviamente.

C’è ancora tanto da fare, il progetto Molise Digitale ne è un esempio piuttosto evidente, ma i presupposti non possono che essere ottimi. Sono tantissimi i molisani che hanno fatto della rete un’occasione di lavoro, ma è altrettanto vero che ormai la stragrande maggioranza delle persone, giovani e meno giovani, utilizzano la rete per svago e divertimento anche solo per tenere allenata la mente.

Allenare la mente, infatti, è ormai diventata una attività che ha i suoi benefici in qualsiasi ambito della vita di tutti i giorni. Significa infatti migliorare la memoria, i riflessi, la capacità di calcolo, ma anche essere più creativi e affrontare al meglio le discipline sportive, dove spesso gli atleti professionisti ingaggiano un mental coach. Per chi non può permettersi un mental coach la scienza ha dimostrato che i videogiochi possono essere una vera e propria palestra per il nostro cervello.

Una crescente quantità di ricerche dimostra che i videogiochi hanno la capacità di modificare il cervello delle persone e spesso lo fanno in meglio.

I videogiochi migliorano infatti la capacità di prendere decisioni, aumentano le connessioni cerebrali, allenano la memoria e ne riducono il declino negli anni. Effetti diversi, che dipendono anche dal videogioco che viene praticato.

Con il termine videogiochi ci si riferisce infatti a migliaia di esperienze di gioco differenti, dai giochi di carte elettronici, ai giochi di azione, fino ai mondi fantastici e riccamente dettagliati in cui i giocatori devono compiere missioni e possono interagire con migliaia di altri utenti. Ognuno di questi giochi ha un effetto diverso sul nostro cervello, un po’ come il cibo ce l’ha sul nostro corpo. Il cibo in generale serve all’organismo, ma i vari alimenti apportano diversi benefici o controindicazioni. Quali sono quindi i giochi di fanno bene alla nostra mente?

Si tratta di un campo di indagine relativamente recente, ma alcuni studi hanno iniziato a dare le prime risposte. Uno tra i primi benefici che gli scienziati hanno confermato è quello relativo alla memoria, come rivela uno studio pubblicato su Neurology, la rivista dell’American Academy of Neurology.

La ricerca ha preso in esame i benefici di attività mentali come la lettura, la scrittura e i giochi di carte e si è visto che queste attività aiutano la memoria e rallentano il declino cognitivo.

Anche i giochi di carte, infatti, richiedono una certa attività mentale, soprattutto quei giochi in cui per vincere occorre fare conteggi e in base a questi prendere decisioni. Il blackjack, ad esempio, nella sua versione classica ha un’ampia base statistica (chiamata “strategia standard di gioco”) che, se applicata, porta il giocatore ad effettuare la scelta statisticamente migliore in ogni fase del gioco.

Un allenamento mentale ancora più forte si ha nel caso in cui il giocatore decide di “contare le carte”, utilizzando il metodo sviluppato da Edward Thorp.

Questi, non a caso, era un matematico che nella sua carriera ha lavorato per IBM, per diventare infine professore di matematica al MIT di Boston. Il conteggio delle carte inventato da Thorp, ben descritto in un suo libro, è un’operazione non facile e richiede molta concentrazione, ma assicura un forte allenamento del cervello.

La memoria è solo uno degli aspetti della mente che i videogiochi riescono ad allenare. Nella vita di tutti i giorni è ad esempio importante prendere decisioni e certi videogiochi possono migliorarci in questo. In uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology alcuni scienziati hanno confrontato la capacità di prendere decisioni dei giocatori di videogame di azione con quella di un gruppo di non giocatori. Ebbene, si è visto che i giocatori più esperti riescono a prendere decisioni più accurate, in seguito a stimoli visivi ed uditivi. Si tratta di una capacità che è probabilmente correlata ai riflessi più sviluppati che hanno i videogiocatori (anche questo, dimostrato da altre ricerche).

I videogiochi di azione apportano ulteriori benefici ai giocatori. Non solo riescono a prendere decisioni più accurate in tempi minori, ma sviluppano un maggior numero di connessioni cerebrali, in particolare tra quelle che presiedono all’attenzione e quelle che controllano il coordinamento fra occhio e mano.

La ricerca è stata pubblicata su Nature e ha mostrato pure un incremento della plasticità e della quantità materia grigia in diverse aree del cervello.

PR