L’uomo aveva denunciato, prima ad una pattuglia della Polizia Stradale impegnata nei controlli su strada, e poi negli uffici della Sezione, di essere stato vittima pochi minuti prima di una rapina, da parte di due persone a bordo di uno scooter. Questi, nel racconto del denunciante, lo avrebbero costretto a fermarsi all’altezza dello svincolo di Isernia – S. Spirito della SS85, mentre era alla guida del furgone dell’azienda per la quale lavora e, successivamente, si erano impossessati di un tablet aziendale e di un giubbino, dandosi poi alla fuga.
Il racconto, però, ha fatto sorgere fin da subito molti dubbi ai poliziotti, che si sono messi alla ricerca di riscontri su quanto denunciato. Le immagini riprese da un impianto di videosorveglianza privato hanno consentito di acquisire elementi che sconfessavano inequivocabilmente l’uomo, il quale, messo davanti all’evidenza delle prove raccolte, non ha potuto far altro che confessare di essersi inventato tutto.
In realtà, l’uomo aveva la necessità di giustificare con l’azienda l’ammanco del tablet e i danni del furgone causati in altre circostanze. Per tale motivo aveva pensato di inventarsi di aver subito una rapina ad Isernia. Non aveva fatto i conti, però, con l’intuito dei poliziotti della Stradale, che lo hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica per simulazione di reato.
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