Elevazione a Santuario della Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli, cerimonia il 30 luglio

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Madonna di Costantinopoli PietracatellaPIETRACATELLA – Si svolgerà domenica 30 luglio, a partire dalle ore 9 a Pietracatella, la cerimonia di Elevazione a Santuario della Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli. “Il lavoro costruisce la società. Viviamo un’epoca che, malgrado i progressi tecnologici ha in parte deluso le aspettative di giustizia in ambito lavorativo. E questo chiede anzitutto di ripartire dal valore del lavoro, come luogo di incontro tra la vocazione personale e la dimensione sociale”.

Dalle parole di Papa Francesco comprendiamo come il lavoro rappresenti un’esperienza primaria di cittadinanza, in cui trovano forma intere comunità, frutto dell’impegno e dei talenti di ciascuno. Tra i compiti della nostra società, e in particolar modo del sindacato, c’è quello di educare al coscienza del lavoro, forte di una solidarietà tra i lavoratori stessi. Ciò rappresenta “il sale di un’economia sana, capace di rendere migliore il mondo”. Diventa oggi sempre più necessario segnalare le storture del lavoro. Una delle maggiori piaghe è rappresentata dalla sicurezza dei lavoratori. Ci sono ancora troppi morti, mutilati e feriti nei luoghi di lavoro!

“Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intera società. Più che contarli al termine di ogni anno, dovremmo ricordare i loro nomi, perché sono persone e non numeri. Non permettiamo che si mettano sullo stesso piano il profitto e la persona! L’idolatria del denaro tende a calpestare tutto e tutti e non custodisce le differenze. Si tratta di formarsi ad avere a cuore la vita dei dipendenti e di educarsi a prendere sul serio le normative di sicurezza: solo una saggia alleanza può prevenire quegli incidenti che sono tragedie per le famiglie e le comunità”.

Si rafforza qui, dalle parole di Papa Francesco, la convinzione del percorso che ha portato alla proposta di elevare a Santuario delle Vittime del Lavoro (primo in Italia) la Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli di Pietracatella. Una chiesa dal forte sentimento mariano, legata alla tradizione contadina della pastorizia e della trasformazione del latte, che ha portato nei secoli a definire la festa con l’appellativo di “Madonna della ricotta”.

Una Chiesa che ha visto perire tragicamente un suo figlio, Giuseppe Mancino, durante i lavori di ristrutturazione il 28 luglio 2015, e ferirne gravemente altri due. Da questo evento non poteva che sgorgare un sentimento profondo per custodire il passato con uno sguardo rivolto verso il futuro fatto di speranza e amore. La gente ha sete di speranza, soprattutto in questo momento storico, e il contributo di tutti è fondamentale. Educare alla speranza anche nei luoghi di lavoro è fondamentale.