“E’ autentica follia rispetto all’impatto paesaggistico – prosegue Facciolla – Lo stesso Governo regionale, pur avendo in approvazione un Piano energetico regionale, non è stato capace in cinque anni di approvare un banale regolamento a valle. Siamo di fronte a chi dell’inerzia ha fatto la sua cifra politica”.
L’esponente del Pd aggiunge di essere favorevole all’energia rinnovabile, ma nel contempo, dice, è importante “la salvaguardia dell’ambiente e la compatibilità tra esigenza di produzione energia e tutela del paesaggio. Mi sembra che questo progetto non vada in questa direzione. Per cui ascoltare il territorio e i suoi interpreti è un momento ineludibile per la politica e anche per acquisire le informazioni necessarie per una valutazione attenta della qualità della progettazione”.
Dello stesso avviso l’imprenditore termolese Giuseppe Montesanto, presidente della sezione locale di Assonautica: “Siamo preoccupati per il diporto e per il turismo nautico. Quest’anno hanno liberalizzato le dogane in Croazia, per cui c’è un incentivo verso le coste dirimpettaie – dichiara Montesanto – Termoli e il Molise sono destinati a fare turismo. Poi c’è il Consorzio TermoliseMare che è al lavoro su un progetto di riqualificazione dell’area di Rio-Vivo che potrebbe trasformarsi in una delle zone più belle della città e invece bisogna abbandonare anche quell’iniziativa per questo impianto. Il Molise non ha bisogno di tutta questa energia”.
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