L’esperienza del Gemelli Molise raccontata su Rai Uno a Buongiorno Benessere, il programma televisivo della rete ammiraglia Rai che si occupa di salute e benessere
CAMPOBASSO – Chirurgia laparoscopica mininvasiva di ultimissima generazione. L’esperienza del Gemelli Molise raccontata su Rai Uno a Buongiorno Benessere, il programma televisivo che si occupa di salute e benessere (vedi il video). Una metodica utilizzata in pochi centri in Italia, questo dato, con molta probabilità, avrà stimolato l’interesse della rete ammiraglia Rai che ha acceso i riflettori sul Molise.
Il Dipartimento di Oncologica – diretto dal Prof. Francesco Cosentino con le Unità di Ginecologia Oncologica e chirurgia generale ed oncologica, è uno dei pochi Centri in Italia a poter disporre di una colonna laparoscopica di ultimissima generazione, che migliora qualità dell’immagine e quindi la sicurezza dell’intervento.
Questa Colonna rappresenta una nuova arma in più con cui poter da oggi contrastare i tumori al colon retto che rappresentano la terza forma più comune di neoplasia al mondo, con 1,8 milioni di nuovi casi nel 2018, e che solo in Italia nel 2020 hanno fatto registrato oltre 43.700 nuovi casi. Ma anche quelli dello stomaco che, secondo gli ultimi dati Airc, in Italia si stima ogni anno colpiscano circa 8.400 uomini e 6.100 donne.
Si tratta di una metodica associata a minori rischi di complicanze e riduce significativamente il dolore post- operatorio. Il paziente può rimettersi in piedi dopo uno o due giorni e riprendere una normale mobilità. “La colonna laparoscopica in uso al Gemelli Molise rappresenta quanto di meglio c’è oggi sul mercato mondiale – afferma il professor Francesco Cosentino, Direttore del Dipartimento di Oncologia e dell’UOC di Ginecologia oncologica dell’ospedale – è uno strumento di alta precisione che riduce molto i margini di rischio, connaturati a qualsiasi tipo di terapia chirurgica”.
Si tratta di un sistema di strumenti tra loro collegati, il cui “ultimo tassello”, il più importante, è una telecamera che si inserisce con un piccolo foro di appena un centimetro nell’addome del paziente, collegata ad una serie di fonti luminose e di dispositivi che permettono al chirurgo di vedere all’interno con una altissima risoluzione. Si possono così osservare anche le strutture anatomiche più piccole, lavorando con una precisione millimetrica per asportare solo il tessuto neoplastico e preservando quello sano.
“L’immagine che il chirurgo visualizza è tridimensionale – spiega Cosentino – quindi più realistica possibile. Vi sono dei filtri particolari che consentono di ‘colorare’ i tessuti, distinguendo grazie alle differenze cromatiche le parti da asportare”.
Si tratta di una nuovissima tecnica che solo pochi centri in Italia possono eseguire. La nuova metodica consiste nella rimozione per via mini-invasiva di tumori del surrene evitando di “attraversare” la cavità addominale. Si stima che in Italia il 3-5 per cento degli individui abbia una massa nel surrene. Per fortuna solo il 10 per cento di queste è un tumore maligno. Secondo i dati Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori), l’incidenza è di 1-2 casi su un milione di persone ma solo nel 30 per cento dei casi la diagnosi avviene in fase precoce. La chirurgia laparoscopica e le innovazioni in chirurgia sono modelli dei più elevati standard di cura e contraddistinguono la nuova strada che la chirurgia generale di Gemelli Molise ha intrapreso.
Gemelli Molise è un ospedale ad alta specializzazione situato a Campobasso. Convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, la struttura è attualmente una realtà di 130 posti letto, con centri altamente specializzati per le malattie cardiovascolari e l’oncologia, nonché sede di insegnamento universitario e un attivo centro di ricerca.