Nello specifico sono state controllate diverse unità intente in attività di pesca, facendo emergere gravi irregolarità. Sono stati elevati, in totale, 5 verbali con sequestro di due reti di 200 metri totali, di cui una gemellare, e di più di un quintale di pescato vario e sanzioni per 18.000 euro. Le infrazioni hanno riguardato l’utilizzo di reti non conformi alle direttive nazionali e comunitarie e la detenzione a bordo di prodotto sottomisura, non commercializzabile.
Tali modalità illecite, messe in atto dai pescherecci ma che vengono, comunque, sempre attenzionate e sanzionate dall’autorità marittima, arrecano gravi danni, sia all’ecosistema marino, in quanto si priva quest’ultimo di pesce ancora piccolo che non avrà, quindi, la possibilità di riprodursi e ripopolare la specie, ma anche alle economie che si basano sul commercio del prodotto ittico, perché, immettendo sul mercato prodotto pescato illecitamente, si ledono i commercianti onesti e si falsificano i reali valori di vendita.
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