Come sarà il suo 2022? Quali sono i suoi obiettivi di lavoro?
“Gli obiettivi sono sempre molto specifici ogni anno. Per il 2022 mi auguro innanzitutto di implementare la mia formazione professionale e sicuramente di rafforzare partnership e rapporti lavorativi sia in Italia che in nazioni estere. Tutto questo può soltanto giovare al mio lavoro”.
Sta per riaprirsi il calciomercato. Ha dei giocatori che segue e che vuole consigliare?
“Certo. Attualmente ho diversi mandati importanti, parlo di atleti come Fabricio Bustos dell’Indipendente, Sebastian Cristoforo ex Girona, Victor Bobsin, nazionale under brasiliana e giocatore del Gremio, Florian Martin e Robson Kanu, svincolati, e infine il forte Duckens Nazon, punta haitiana che gioca nel Rouen in Ligue2 francese”.
Collabora anche con agenzie internazionali?
“Sì, collaboro con la Usm Group, una delle maggiori agenzie a livello internazionale, di nazionalità francese. Gestisce tanti giocatori sia in Ligue2 che in Ligue1, e in questi ultimi due anni sta cercando di puntare molto anche sui giovani talenti”.
“Penso che le realtà locali possano essere il “motore” di un sistema molto più grande e articolato. Sono sicuramente la base di partenza per tutto e devo dire che, nonostante il periodo non facile, per quanto mi riguarda le realtà del posto stanno facendo davvero un ottimo lavoro, sia a livello organizzativo che a livello di risultati sul campo. Vedo dei progressi che fanno ben sperare”.
Giocava anche lei a calcio o ha sempre approcciato il mondo del pallone da “esterno”?
“Giocavo a livelli amatoriali. Ho sempre amato questo sport e lo amo tutt’ora, anche se attualmente mi diletto solo in tornei o partite di calcetto”.
Lei è una figura professionalmente internazionale: quali opportunità può offrire un centro come Termoli, che è comunque il suo quartier generale?
“Sicuramente ci vuole del tempo per creare e soprattutto mantenere dei legami concreti in un settore molto dinamico come quello del calcio. Il posto nel quale si vive, o dal quale si proviene, è relativamente importante: ha molta più importanza mettersi in gioco, avere passione ed essere organizzati. Tutto qui. Poi devo dire che in Molise, anche se è una regione piccola, ci sono realtà calcistiche interessanti, dai settori giovanili fino a società che militano nei dilettanti e nei professionisti. La mia è un’opinione quasi da esterno, poiché per assurdo ho molti più legami e contatti fuori regione. Questo è uno degli aspetti professionali che un po’ mi rammarica”.
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