Il caso Papaleo in forma di recital in scena al Teatro del Loto

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il caso papaleo 26 novembre 2023FERRAZZANO – Domenica 26 novembre, ore 18.00 al Teatro del Loto di Ferrazzano, Florian Metateatro-Centro di Produzione Teatrale presenta “Il caso Papaleo” in forma di recital di Ennio Flaiano con Massimo Vellaccio, Giulia Basel, Anna Paola Vellaccio, Umberto Marchesani, Musica Marco Felicioni (flauto) assistenza tecnica Angelo Di Sivestre regia Giulia Basel. A seguire con lo stesso cast “Le Parole di Flaiano” aforismi di Ennio Flaiano e musiche di Nino Rota.

Un grande della letteratura italiana, Ennio Flaiano verrà ricordato nel 51° anniversario della morte dal Florian Metateatro con Il Caso Papaleo in forma di recital. Atto unico grottesco e graffiante, “Il Caso Papaleo” è stato scritto nel 1960 e rappresentato con successo al Festival di Spoleto. Il protagonista, Roberto Papaleo, si risveglia nella propria cappella di famiglia. Flaiano si serve del paradosso, del suo inconfondibile amaro umorismo, e il testo raggiunge momenti di intensità emotiva e di autentica e malinconica riflessione sui valori della vita, che ne fanno una raffinata, sincera ed umoristicamente irresistibile confessione dell’autore stesso. Il lavoro del Florian è stato presentato più volte negli anni a partire dalla fine degli anni ‘80 per il Premio Flaiano poi in tournée in Italia e in Canada, paese caro a Flaiano.

Ripreso lo scorso anno in Forma di Recital in occasione del 50° anniversario della morte del grande concittadino Ennio Flaiano dal Florian Metateatro-Centro di Produzione Teatrale di Pescara in collaborazione con i Premi Internazionali Flaiano, “Il Caso Papaleo” viene presentato ora per la prima volta in Molise nell’accogliente Teatro del Loto di Ferrazzano. “Il Caso Papaleo” è seguito da “Le Parole di Flaiano”, i più brillanti aforismi di Flaiano assoluto maestro del genere. Le parole saranno accompagnate dalle musiche di Nino Rota scritte per i film di Fellini con sceneggiature di Ennio Flaiano (“I Vitelloni”, La Strada”, “La Dolce Vita”, “Le notti di Cabiria”, “Otto e mezzo”, “Giulietta degli Spiriti”). Flaiano, un intellettuale del Novecento che conserva ancora una freschezza di scrittura e una attualità sconcertanti nella sua sterminata produzione letteraria, giornalistica ed audiovisiva. Con la sua penna acuminata, ora ironica, ora rancorosa, ora distaccata ma capace anche di trasmettere una grande carica di pietà, ci ha raccontato e continua a raccontare una società che cela dietro la rappresentazione di sé stessa e i riti mondani, uno smarrimento, una perdita di rotta esistenziale che travolgerebbe anche un marziano.

Ennio Flaiano nasce a Pescara nel 1910. Giornalista, uomo di cinema, moralista raffinato e impietoso. Ha studiato a Roma, dove ha vissuto e lavorato fin dagli anni ’40. Cronista teatrale di “Oggi” (critico teatrale per anni ha raccolto le sue più significative recensioni nel volume dal titolo “Lo spettatore addormentato”) e successivamente redattore de “Il Mondo”, Flaiano ha condotto tutto il suo lavoro letterario in un gioco continuo tra cronaca e invenzione, tra amara analisi dei fatti e personaggi quotidiani e rappresentazione fantastica e paradossale dell’assurdo della nostra vita. Dopo l’esperienza teatrale di “La guerra spiegata ai poveri”, la prima rivelazione caustica e immaginosa si ha con il romanzo “Tempo di uccidere” (1947), che vinse il Premio Strega. Successivamente mentre si intensificano i suoi rapporti con il cinema, storica la sua collaborazione alla sceneggiatura dei film di Fellini (“I Vitelloni”, La Strada”, “La Dolce Vita”, “Le notti di Cabiria”, “Otto e mezzo”, “Giulietta degli Spiriti”), il discorso di Flaiano continua anche in ambito teatrale: nel ’57 presenta “La Donna nell’Armadio”, nel ’60 “Il Caso Papaleo” (presentato nello stesso anno con successo al Festival di Spoleto) e “Un Marziano a Roma” (rappresentato per la prima volta a Milano da Vittorio Gassman con un grandissimo insuccesso), nel ’72 “La Conversazione continuamente interrotta”. Ennio Flaiano muore a Roma il 20 novembre 1972.

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