Il Molise e nulla più, a Larino si incontrano le associazioni ecologiche

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Sabato 1° dicembre appuntamento a Larino per la 19 edizione dell’incontro con l’Associazione Vivaluva e il mondo della natura e cultura

LARINO – Il primo dicembre, per la diciannovesima volta si riuniscono le associazioni ecologiche insieme agli operatori dell’ambiente della Regione Molise. Infatti saranno presenti alla manifestazione che si svolgerà a Madonna di Canneto ancuni dirigenti della regione, i dipendenti della stessa, dell’ARSARP, dell’UNIMOL, gli operai vivaisti della regione, il Collegio provinciale dei Periti Agrari e laureati Periti Agrari, il Vescovo della Diocesi di Trivento Mons. Claudio Palumbo e quanti amano l’ambiente ed il territorio molisano.

In una nota dell’Associazione Vivaluva (organizzatrice dell’evento) il Gran Taverniere Aristide Vitiello insieme al presidente dell’associazione Attilio Amicone ed il Gonfaloniere Antonio Del Vecchio hanno divulgato una nota sul nostro meraviglioso Molise.

“Qui puoi trovare ben due aree rientranti nel progetto UNESCO “MAB” (Man And Biosphere), che tutela le diversità biologiche e promuove lo sviluppo sostenibile: la riserva di Montedimezzo e quella di Collemeluccio. Poco distante il Giardino di Flora Appenninica di Capracotta è un raro esempio di orto botanico e una sintesi perfetta della flora degli Appennini. Un’escursione tra i boschi e i sentieri delle Mainarde, nei comuni di Pizzone, Rocchetta a Volturno, Scapoli e Filignano o una camminata sulle sponde del lago di Castel San Vincenzo ti faranno scoprire il versante molisano del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. È tra questi monti che nasce il fiume Volturno, ma oltre alle sue sorgenti nel territorio di Rocchetta a Volturno, sarai sorpreso dallo spettacolo creato più a valle, all’interno dell’Oasi WWF Le Mortine, quando le acque del fiume attraversano un fitto bosco idrofilo, dominato da salici e pioppi.

Spostandosi in un’altra Oasi del WWF, quella di Guardiaregia, potrai ammirare il Matese con l’elegante vetta di Monte Miletto (2045 msl).

Da non perdere i pianori di Campitello Matese, Campitello di Roccamandolfi e Campitello di Sepino e l’emozionante ingresso della profonda grotta di Pozzo della Neve (-1.045 metri).

Seguendo la valle del fiume Biferno, che nasce dal Matese e termina la sua corsa nel Mare Adriatico, il viaggiatore potrà scoprire un territorio senza riposo, quasi convulso, con rocce e pietre di varia natura e forma, terreni coltivati a grano, pascoli, macchie di querce e poi, verso la costa, uliveti, frutteti e vigneti.
Prima del mare le acque del Biferno si trasformano nel bel lago di Guardialfiera, mentre sulle colline poco distanti in un’altra zona preziosa: l’Oasi LIPU di Casacalenda dove ammirare un’estesa area boschiva, colorata dai fiori e da decine di specie di farfalle.

A pochi chilometri scopriamo Larino che risale a cinque secoli prima di Roma (753 a.C.) quando gli etruschi immigrando verso le Puglie diedero un primo sviluppo alla città. In seguito Larino si meritò così l’appellativo dai Romani di “Urbs Princeps Frentanorum” grazie alla prosperità del suo territorio e la sua ottima posizione topografica, commerciale e politica.

La costa, che conclude questo breve viaggio, presenta ampie spiagge sabbiose, specie nel territorio di Petacciato e Montenero di Bisaccia, e un mare tra i più puliti d’Italia. Da proteggere infine, perché delicatissime e rarissime, le dune naturali di Petacciato e Campomarino, tipiche del Mediterraneo.

Muovendoti incrocerai certamente i Tratturi e camminare sui Tratturi è un’esperienza in cui storia, tradizione e natura si fondono. Vivere la natura e la storia è vivere il MOLISE”.