In Molise crescono gli sfratti ai livelli pre Covid, +496%

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casaCAMPOBASSO – Gli sfratti in Molise tornano ai livelli pre-Covid. E’ la “fotografia” scattata dalla Città invisibile di Termoli, Asia Usb Abruzzo/Molise (Associazione inquilini e abitanti) del sindacato di base e Sportello Diritto all’Abitare “Casa del Popolo”. E’ attestato al + 496% l’aumento registrato tra il periodo gennaio-dicembre 2021 e lo stesso periodo dell’anno precedente nei provvedimenti eseguiti in Molise con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario. Si tratta di 149 persone sfrattate di casa a fronte delle 25 dell’anno precedente in piena emergenza da Covid-19. Nel 2019 sono state sfrattate 152 famiglie, nel 2020 25, nel 2021 149.

Il dato regionale così elevato, estratto dai dati nazionali forniti proprio in questo mese di luglio dal Ministero dell’Interno, colpisce particolarmente: l’incremento medio nazionale è infatti tra il 2020 e il 2021 dell’80,97%. In pratica tra il 2020 e il 2021 in Italia ci sono stati 9.537 sfratti eseguiti a fronte dei 5.270 dell’anno precedente: di questi, appunto, 149 in Molise. I dati del Mint i provvedimenti emessi sono 66 prevalentemente per morosità, di cui 50 in provincia di Campobasso e 16 in provincia di Isernia. Le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario, sono 286, tutte in provincia di Campobasso così come i 149 del 2022.

“Sulla costa i lavoratori spesso faticano a pagare l’affitto di casa per l’aumento dei prezzi delle abitazioni dovuto alla “turistificazione” dei territori e alla speculazione immobiliare – fanno sapere dall’Usb Abruzzo e Molise, Città invisibile e Casa del Popolo – Nelle aree interne marginalizzate, invece, si fa fatica a restare per la mancanza di lavoro: le case si svuotano, la popolazione emigra e invecchia, ed anche questo diviene occasione di speculazioni. Sono segnali preoccupanti, effetti nefasti di un modello di sviluppo squilibrato che andrebbe rivoluzionato attraverso buone politiche per la casa, che garantiscano dignità e sicurezza sociale alle persone. Dovrebbe crescere la cultura del diritto all’abitare, il contrasto alla mercificazione delle case e dei territori. Invece aumentano solo gli sfratti”.