Per quanto riguarda, invece, la medicina sul territorio sono attivi due percorsi: il teleconsulto e la telemedicina. In tal modo il paziente anziano potrà essere monitorato da un team di medici ed infermieri direttamente a casa. Si consolida, in tal modo, la rete sanitaria territoriale che punta a seguire soprattutto i cronici in abitazione evitando il loro accesso negli ospedali dove le lunghe attese sono “dietro l’angolo”.
“La medicina territoriale la stiamo valorizzando. Abbiamo ampliato i posti letto negli ospedali di comunità, continueremo con la telemedicina – dichiara il direttore dell’Asrem Di Santo -. Oggi a Termoli continuiamo l’integrazione ospedale-territorio dove garantiremo con questo accordo dei posti dedicati alla medicina interna piuttosto che al San Timoteo presso l’ex ospedale Vietri di Larino che serviranno per aumentare il turnover del letti e, nel contempo, decongestionare il pronto soccorso che troverà più facilmente possibilità di ricovero nell’ospedale stesso”.
Dello stesso avviso il presidente della Regione. “Per evitare le attese in pronto soccorso bisogna fare in modo che la medicina cambi non solo nel modo di dispensare le cure ma anche nella cultura”. Roberti invita il direttore Di Santo a mettere in campo una maggiore sinergia tra medici di base e la sanità attraverso la tecnologia e la telemedicina. “Certo all’inizio ogni cambiamento è difficile – conclude Roberti – Quello che vogliamo fare è dare ai nostri medici tutta la necessaria attrezzatura che loro richiedono. Qualcosa da migliorare è sotto l’aspetto della burocrazia. Perchè le richieste dei medici sono rapide mentre per esaudirle ci vuole più tempo per le pastoie burocratiche. Un esempio positivo è l’iperbarica a Larino che è stata una scommessa”.
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