La famiglia Flocco da oltre 90 anni attiva nel commercio in Pennsylvania

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Il primo ad arrivare a Caonshohocken negli Stati Uniti fu Donato nato a Montecilfone (CB) nel 1894. Ecco la storia

MONTECILFONE – Vincent Albert Flocco nacque a Montecilfone (CB), il 26 agosto del 1919, da Donato e Giuseppina Ranelli (entrambi nati a Montecilfone nel 1894). Donato, subito dopo la nascita di Vincent, decise di tentare il “sogno americano”. Giunse ad “Ellis Island”, nel 1920, a bordo del piroscafo “Niagara”.

La famiglia Flocco si ricongiunse solo nel 1927. Donato aveva stabilito la sua residenza a Caonshohocken, contea di Montgomery, in Pennsylvania e aveva aperto una bottega da calzolaio. Dopo Vincent Albert arrivarono, per Donato e Giuseppina, altri figli: Bruno, Fred; Donato Jr .; Rose e Marie. Vincent Albert, partendo dall’esperienza paterna, decise di dedicarsi e specializzarsi nella vendita di scarpe di famosi prodotti di marca per tutta la famiglia a prezzi più bassi e anche scarpe ortopediche.

Il 20 maggio del 1950 sposò Theresa Kennedy di Philadelphia. I due ebbero due figli Vincent Joseph e Thomas. Ancora oggi orgogliosamente i figli portano avanti il “Flocco’s Discount – famous brands – Shoes & Clothes” e sempre sulla Fayette Steet. E ricordano: “La famiglia Flocco ha servito Conshohocken in Pennsylvania e le comunità circostanti dal 1926. Siamo tutti cresciuti lavorando qui nel negozio e anche noi sentiamo l’amore e l’orgoglio di nostro padre per la nostra attività e per Conshohocken.

Continuiamo a vivere e lavorare in questa comunità e pensiamo che nostro padre ne sarebbe orgoglioso”. Ricordano: “Disponiamo di una linea completa di scarpe da uomo, donna e bambino, scarpe da lavoro, divise scolastiche e di gruppo e abbiamo una vasta selezione di noleggi di smoking. La nostra specialità sono le dimensioni e i numeri più difficili”. Nel 2016 la “Flocco’s” festeggiò i suoi 90 anni di attività. Ma la storia di questa famiglia di origini molisane continua.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”