È il caso, ad esempio, dei Balli per piccola orchestra di Nino Rota inseriti in programma insieme alla Sinfonia n. 1 in re maggiore detta “Classica” di Sergej Sergeevič Prokofiev che invece coniuga la volontà dell’autore da un lato di misurarsi con le strutture e gli schemi settecenteschi, dall’altro quello di fornirne una lettura moderna, “aggiornata” con le conquiste maturate nel linguaggio musicale.
Afferma Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’ISA: “L’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese è al lavoro questa settimana con vivo entusiasmo. Dopo lo straordinario concerto dello scorso anno con la direzione di Daniel Oren, siamo felici di tornare ad esibirci a Teramo nella stagione della Società ‘Primo Riccitelli’ diretta dal M° Nazzareno Carusi che ringrazio personalmente per aver rinnovato il rapporto di stima e collaborazione che lega da tempo le nostre istituzioni. Torniamo con un programma di grande bellezza con opere di un trio incredibile di compositori – Mozart, Rota e Prokofiev – ospitando un pianista di grande talento: il M° Andrea Bacchetti, noto anche al grande pubblico per le sue partecipazioni a trasmissioni televisive di successo. Speriamo che il pubblico di Teramo, quanto quello dell’Aquila e di Campobasso, apprezzerà anche questa volta la nostra proposta”.
Il pianista Andrea Bacchetti ha iniziato la sua carriera di giovanissimo, con il debutto a 11 anni nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano con i Solisti Veneti. Allievo di Luciano Berio, alla sua formazione musicale hanno contribuito anche musicisti come Herbert von Karajan e Nikita Magaloff.
Negli ultimi 20 anni si è esibito nelle massime istituzioni e festival di tutto il mondo in recital solistici e con orchestre internazionali di rilievo, prendendo parte a tournée nei paesi dell’America del Nord e del Sud, oltre che in Giappone. Oltre a dedicarsi all’attività di concertista, Bacchetti si impegna in diversi progetti discografici e si fa conoscere al grande pubblico italiano partecipando a trasmissioni televisive di successo come quelle di Piero Chiambretti. Il direttore Ernesto Colombo, fra i più interessanti della sua generazione, vanta un curriculum di grande prestigio e una fitta agenda per i prossimi mesi alla guida di realtà orchestrali italiane di grande importanza.
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