“I cittadini molisani – osserva Fernando Crudele, presidente dell’Ordine dei medici di Isernia – devono poter restare su questo territorio e avere accesso alle cure gratuite ed efficaci. La classe politica non può assistere inerme allo scempio che si sta consumando ai danni della popolazione. I molisani pagano tasse più alte di un cittadino lombardo senza, di contro, poter fruire degli stessi servizi”. Poi sposta l’attenzione su altri aspetti.
“La sanità molisana è in piano di rientro dal 2007, ma negli ultimi venti anni il debito sanitario è cresciuto anziché diminuire. Mi chiedo, allora, quale sia la ratio di mantenere in vita la Struttura commissariale se negli anni non solo non abbiamo potuto apprezzare miglioramenti, ma la situazione è addirittura peggiorata. Dall’insediamento del consiglio regionale, i medici, che dovrebbero essere attori protagonisti di questa vicenda – prosegue – non sono mai stati interpellati, né dalla politica né dalla struttura commissariale. Se esiste un disegno politico per chiudere tutti gli ospedali del Molise ad eccezione del Cardarelli di Campobasso, bisogna avere il coraggio di dirlo chiaramente. In questo clima di incertezza, quale medico potrebbe mai decidere di venire a lavorare in Molise”.
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