L’ospedale di Isernia, aggiunge il presidente dell’Ordine dei Medici, “non può essere privato del servizio di emodinamica che in questi anni è stato determinante per la vita di molti utenti. Il punto nascita non può essere sacrificato sulla base di cervellotiche decisioni che ignorano le necessità specifiche del territorio. Così come l’ospedale Caracciolo di Agnone non può essere relegato a presidio di comunità perché questo status priva l’alto Molise e l’alto Vastese di un baluardo indispensabile per garantire cure efficienti ed efficaci. Siamo d’accordo – osserva Crudele – sulla necessità di una riorganizzazione del sistema sanitario pubblico, ma questa non può attuarsi attraverso tagli indiscriminati e illogici”.
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