Un’opera originale in cui i miti greci sono impastati di riferimenti contemporanei che li rendono una lettura piacevole e divertente. Così Mida diventa un giudice di X Factor, mentre Pandora veste i panni di un’influencer impegnata in un unboxing potenzialmente esplosivo.
A dare voce a questi personaggi reinventati è stato Paolo Paolucci, professore anch’egli e membro della locale proloco. I brani scelti sono diventati spunti per parlare della società americana, della percezione che gli americani hanno dell’Italia e, naturalmente, delle differenze tra il modello scolastico americano e quello italiano.
Il risultato è stato un incontro vivace, pieno di energia, capace di alternare leggerezza e spunti di riflessione. Michele Di Mauro ha dimostrato tutta la sua istrionica capacità di catturare e mantenere viva l’attenzione del numeroso pubblico fino alla fine dell’incontro.
Un vero viaggio tra passato e presente, condito da una buona dose di ironia, che ha lasciato il pubblico divertito e incuriosito.
Alla fine, il messaggio che resta è chiaro: anche se hanno migliaia di anni, i miti continuano a parlarci. Dietro le loro storie fantastiche si nascondono verità universali che ci aiutano a leggere meglio il presente, a comprendere noi stessi e il mondo che cambia. Perché, in fondo, le emozioni e le domande degli uomini restano sempre le stesse, e i miti, se sappiamo ascoltarli, hanno ancora tanto da insegnarci.è andato in scena un incontro davvero speciale: protagonista Michele Di Mauro, professore di latino in una High School di Baltimora, che ha presentato il suo libro dal titolo già irresistibile: Mannaggia a Clitennestra.
Un’opera originale in cui i miti greci sono impastati di riferimenti contemporanei che li rendono una lettura piacevole e divertente. Così Mida diventa un giudice di X-Factor, mentre Pandora veste i panni di una influencer impegnata in un unboxing potenzialmente esplosivo.
A dare voce a questi personaggi reinventati è stato Paolo Paolucci, professore anch’egli e membro della locale proloco. I brani scelti sono diventati spunti per parlare della società americana, della percezione che gli americani hanno dell’Italia e, naturalmente, delle differenze tra il modello scolastico americano e quello italiano.
Il risultato è stato un incontro vivace, pieno di energia, capace di alternare leggerezza e spunti di riflessione. Michele Di Mauro ha dimostrato tutta la sua istrionica capacità di catturare e mantenere viva l’attenzione del numeroso pubblico fino alla fine dell’incontro.
Un vero viaggio tra passato e presente, condito da una buona dose di ironia, che ha lasciato il pubblico divertito e incuriosito.
Alla fine, il messaggio che resta è chiaro: anche se hanno migliaia di anni, i miti continuano a parlarci. Dietro le loro storie fantastiche si nascondono verità universali che ci aiutano a leggere meglio il presente, a comprendere noi stessi e il mondo che cambia. Perché, in fondo, le emozioni e le domande degli uomini restano sempre le stesse, e i miti, se sappiamo ascoltarli, hanno ancora tanto da insegnarci.
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