Secondo uno studio della rivista Spot And Web su un campione di 350 tra uomini e donne, analizzando il dato regionale, esso coincide con lo scenario mostrato dalle elaborazioni SISMA, ONA-ISS su dati ISTAT secondo cui gli uomini liguri sono quelli che consumano più alcol in Italia davanti a veneti, friulani, marchigiani e molisani. Infatti, se in generale un intervistato su tre non rinuncia al consumo di alcolici (aperitivi, vino, birra, superalcolici), che invece hanno l’effetto opposto, diuretico, aumentando la perdita di liquidi anziché contrastarla, a livello territoriale il 54% dei liguri maschi ammette di “infrangere” le regole, seguito dai veneti (51%), friulani (50%), marchigiani (48%) e molisani (47%).
Ma anche tra le donne c’è chi non si attiene alle buone abitudini: almeno una su cinque in Italia consuma alcol e, come per i maschi, anche qui viene confermato il dato delle elaborazioni SISMA, ONA-ISS su dati ISTAT secondo cui al primo posto nel consumo femminile di alcol in Italia abbiamo la Provincia Autonomia di Bolzano, poi Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Liguria e Veneto. Infatti il 35% delle intervistate altoatesine non rinuncia all’alcol seguita dal 31% delle emiliane, dal 28% delle valdostane, dal 27% delle liguri e dal 25% delle venete. Menzione d’onore per Sud e Isole, con Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna agli ultimi cinque posti delle classifiche nazionali sia maschile che femminile.
Proseguendo nello studio di Spot and Web, si evince che solo il 20% degli intervistati, per lo più donne, afferma di arrivare a bere la quantità di acqua consigliata. Un altro 25% arriva, a stento, a 2 litri giornalieri, il 15% a 1 litro, il restante 40% non bada del tutto a quanta acqua beve ogni giorno. Il 55% degli stessi intervistati ammettono però di ricorrere a bevande zuccherate per cercare di idratarsi. Addirittura il 23% ritiene che gelato e bibite siano utili a sostenere l’idratazione e il 27% pensa che mangiare frutta e verdura una volta al giorno sia una forma di idratazione integrativa sufficiente a supplire al deficit idro-salino del periodo in mancanza di un’assunzione sufficiente di acqua.
Un aspetto fondamentale che va considerato in questo senso è la consapevolezza: bere a sufficienza e assumere la corretta quantità di sali minerali comporta abitudini diverse nei mesi estivi dai mesi invernali. «Privilegiare nella colazione la frutta a biscotti e brioche, bere un bicchiere di acqua in maniera sistematica e non farsi mancare a tutti i pasti una verdura aiutano a ridurre il rischio di disidratazione e considerevolmente il deficit salino», prosegue Camilla Pizzoni, Direttore Ricerche Pool Pharma. Ma se non si potesse o non si riuscisse a modificare le proprie abitudini allora un valido aiuto può arrivare dal proprio medico o farmacista che diventano preziosi alleati: «Esistono integratori specifici per i due aspetti da tenere in considerazione, l’idratazione e equilibrio idro-salino. Da parte nostra abbiamo sviluppato formulazioni che aiutano a combattere i disagi estivi riducendoli considerevolmente. La raccomandazione è di evitare il fai-da-te: la consulenza del medico o del farmacista è un passaggio fondamentale per sapere quale strategia adottare nel proprio specifico caso» conclude Camilla Pizzoni.
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