ROMA – Cambio al vertici per L’Ordine dei Chimici del Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, nominato il board dell’Ente che sarà guidato dal pontino Andrea Ambrosetti che si avvicenda alla uscente Cinzia Colagrossi, la d.ssa Daniela Stangalini prende il posto del segretario uscente Rocco Bubbico.
Ambrosetti, dopo la sua elezione, ha ringraziato gli organismi dirigenti per la fiducia accordatagli e invitato il direttivo ad un impegno straordinario per rilanciare la professione del chimico professionista in un momento complicato della vita del Paese e in un contesto legislativo non sempre chiaro che non aiuta gli iscritti all’Ordine a svolgere il proprio rigoroso lavoro nelle strutture private e pubbliche. Chimici in prima fila quando ci sono le emergenze ambientali
“Lavoreremo per costruire un laboratorio collettivo – ha subito dichiarato Ambrosetti – allo scopo di rafforzare la nostra presenza sul territorio con uno spirito di servizio che è parte integrante del patrimonio storico e culturale dei chimici, proseguendo l’eccellente lavoro portato avanti dal mio predecessore, il presidente Fabrizio Martinelli, che con lungimiranza ha aperto a tutti noi chimici tante nuove strade”
“Nelle quattro regioni di competenza dell’Ordine dei chimici che presiedo – ha detto il neopresidente – negli ultimi anni si sono verificati una serie di episodi che hanno destato preoccupazione nell’opinione pubblica. Gli allarmi maggiori si sono avuti nella gestione dei rifiuti, delle acque, incendi, alimenti, trasporti in sicurezza. Noi vogliamo essere in campo per dare il nostro contributo professionale per rendere pulito l’ambiente in cui viviamo. I sindaci, gli amministratori regionali e quelli di altri enti e soggetti privati che operano sul territorio – ha continuato Ambrosetti – devono sapere che i chimici sono pronti a fare la loro parte per rendere sicura e serena la vita dei cittadini”.
Ambrosetti ha annunciato che verrà continuata una campagna di iscrizione rivolta soprattutto ai giovani chimici, futuro dell’Ordine sui quali si deve investire, e un calendario di corsi di aggiornamento per i crediti formativi, così come fortemente voluto dal presidente Martinelli, “perché tutto il lavoro profuso in ben otto anni di precendete consiliatura possano trovare oltre che una continuazione negli obiettivi, una profonda capacità di relazione con le istituzioni, perché questa è una grande eredità che ricevo dal mio collega e che non deve andare dispersa”.