La fontana prende nome dal bassorilievo, presente nella parte superiore della vasca, che riproduce il “grifo”, animale mitologico raffigurato con la testa, gli occhi, il becco, le ali d’aquila e il corpo, la coda e le zampe da leone, che simboleggia, come figura araldica, “custodia” e “vigilanza” e per questo assunto a elemento iconico per la Guardia di Finanza, che lo ha inserito nel proprio stemma araldico a simboleggiare il suo ruolo a tutela delle ricchezze dello Stato. Il progetto di intervento sull’opera, sostenuto dal Comando Regionale Molise della Guardia di Finanza, grazie alla sensibilità del Parco Archeologico di Sepino, ha riguardato la ripulitura delle superfici lapidee del monumento e restituisce oggi al visitatore l’opportunità di apprezzarne l’aspetto originario.
L’intervento ha consentito di affrontare il problema del biodeterioramento delle superfici lapidee, tra i fenomeni di degrado più diffusi nel Parco Archeologico, che interessa gran parte delle superfici lapidee riportate alla luce nel secolo scorso. In particolare, le colonizzazioni licheniche, la cui proliferazione è favorita dalla qualità dell’aria, possono causare danni di tipo meccanico e chimico-fisico. L’intervento straordinario di pulitura, affiancato da studi in corso relativi alle caratteristiche dei biodeteriogeni e alla loro incidenza sul substrato lapideo, consentirà di avviare attività di prevenzione e di conservazione programmata finalizzate a comprendere e contrastare la ripresa delle colonizzazioni.
Al culmine della cerimonia, nel corso della quale si sono susseguiti gli interventi del Comandante Regionale Molise, Gen. B. Luca Cervi, del Direttore del Parco Archeologico di Sepino, Dott. Enrico Rinaldi, e della Funzionaria archeologa, Dottoressa Veronica Esposito, è stata scoperta una targa commemorativa a testimonianza del significativo intervento. Referente: Magg. Giuseppe Melidei; Contatti: 0874962220 Nell’occasione è stato, inoltre, presentato il Calendario storico del Corpo per l’anno 2025, realizzato con la collaborazione del celebre fotogiornalista internazionale Massimo Sestini.
Quest’anno il Calendario ha abbandonato la tradizionale veste storica, per tuffarsi nell’attualità, attraverso il linguaggio universale della fotografia, che regala prospettive inedite dell’attività operativa della Guardia di Finanza. Al centro dell’opera gli uomini e le donne delle Fiamme Gialle che guardano al domani consapevoli delle sfide che li attendono, animati, oggi come ieri, da spirito di servizio, impegno, coraggio e dedizione al servizio del Paese e della collettività.
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