Nell’istanza che punta a sospendere o annullare il Decreto 100, il Comune contesta fortemente: l’assenza di un concreto riferimento al Cardarelli nella nuova Rete Ictus; l’esclusione di una struttura pubblica già operativa e qualificata. Nel ricorso si evidenzia, quindi, come il decreto commissariale presenti omissioni, lacune e contraddizioni rispetto agli atti programmatori commissariali, e come tale decisione rischi di compromettere il diritto alla salute dei cittadini molisani, in particolare dell’area centrale della regione. L’amministrazione comunale, nel rispetto delle proprie prerogative e della legittimazione riconosciuta dalla giurisprudenza amministrativa (sentenza Tar Molise n. 168/2023), ha perciò ritenuto doveroso intervenire a tutela della collettività e della sanità pubblica territoriale.
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