Pulizia e mensa ospedali, Anac bacchetta la Regione Molise

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CAMPOBASSO – I servizi di pulizia, mensa e ristorazione degli ospedali pubblici del Molise sono affidati da oltre dieci anni con provvedimenti di proroga, senza nuove gare, in violazione delle norme che vietano proroga e rinnovo dei contratti pubblici e dei principi comunitari di libera concorrenza e parità di trattamento. E’ quanto si legge nella nota di conclusione dell’attività di vigilanza dell’Autorità Anticorruzione (Anac) che bacchetta l’Azienda sanitaria regionale del Molise (Asrem), centrale di committenza regionale e la stessa Giunta per l’utilizzo reiterato della proroga tecnica dell’appalto.

Come documentato dall’Asrem, i contratti per le pulizie sono scaduti negli anni 2002, 2010 e 2012, quelli di ristorazione negli anni 2001, 2007 e 2012. Da allora si sono succeduti solo provvedimenti di proroga “fino al completamento della procedura di gara presso la Centrale di committenza regionale (Cuc)”. L’Asrem può indire autonomamente gare di importo inferiore a 40mila euro; la Cuc lamenta disagi dal 2015 per carenza di personale che “ritarda gli adempimenti relativi alle procedure di gara”.

“Nel nostro ordinamento – ricorda Anac – vige il divieto di proroga e rinnovo dei contratti pubblici, sancito dall’art. 23 della legge 18 aprile 2005 n. 62. La proroga tecnica può essere concessa solo per evitare l’interruzione di attività in atto, per il solo tempo necessario allo svolgimento della procedura di evidenza pubblica. E’ ammessa solo se, per ragioni estranee all’amministrazione, occorra assicurare il servizio in attesa di reperire un nuovo contraente; la nuova gara deve essere già stata avviata al momento della proroga e l’opzione di proroga tecnica deve essere prevista nel bando di gara e nel contratto di appalto”.

L’Asrem invece, sottolinea Anac, “ha fatto ricorso a forme ‘atipiche’, rinviando alla possibilità di rinnovi/proroghe contrattuali sine die e consolidando il rapporto contrattuale in essere con i vari operatori economici, in contrasto con la garanzia di un minimo confronto concorrenziale. Inoltre, le proroghe non sono adeguatamente motivate. L’Anac raccomanda quindi all’Asrem “un più puntuale rispetto della normativa e dei principi generali dell’ordinamento” e invita la Regione a considerare “l’introduzione di meccanismi temporanei anche in deroga” alle leggi regionali vigenti che consentano alle stazioni appaltanti di svolgere “autonome procedure di gara ‘ponte'”, “nel miglior rispetto dei principi europei di libera concorrenza e di non discriminazione e a salvaguardia delle stesse ragioni erariali”.