Ricerca patologie croniche: ecco quanti molisani ne soffrono

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I risultati dello studio osservazionale condotto negli anni in cui è stato alla guida dell’Asrem, sono stati pubblicati nel volume ‘Una popolazione a strati’ a cura dell’ex direttore Gennaro Sosto

una popolazione a stratiCAMPOBASSO – Quattro molisani su dieci soffrono di patologie croniche (il 40.35%). Attraverso la stratificazione dei dati di cui la sanità regionale dispone, un modello previsionale sviluppato dall’Azienda sanitaria regionale (Asrem) è in grado di individuare la popolazione affetta da cronicità e localizzare le patologie, quali diabete, insufficienza cardiaca congestizia, Bpco, ipertensione, tumori, abuso di droghe, Hiv/Aids e il loro differente impatto sul territorio.

I risultati dello studio osservazionale condotto negli anni in cui è stato alla guida dell’Asrem, sono stati pubblicati nel volume ‘Una popolazione a strati’ a cura dell’ex direttore Gennaro Sosto, oggi a capo dell’Asl Napoli 3. Al libro hanno dato il loro contributo, fra gli altri, il rettore dell’Università del Molise, Luca Brunese e il segretario nazionale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso. Dei 18.922 casi di diabete registrati in Molise (dati 2016), ad esempio, 7.357 sono nel territorio del distretto di Campobasso, 6.267 in quello di Termoli (Campobasso) e 5.298 in quello di Isernia.

E, ancora, sono 5mila le diagnosi di scompenso cardiaco, in 4.671 casi associate ad altre malattie croniche. I casi di tumore sono 978 ogni 100mila assistiti (3.091): in una mappa è riprodotta la distribuzione nei 136 centri della Regione. Oltre a individuare a monte le classi di popolazione più esposte in caso di emergenze quali il Covid-19 (quelle pluripatologiche e ad alto rischio clinico hanno fatto registrare i tassi maggiori di mortalità e ospedalizzazione), il modello proposto da Sosto consente anche di allocare meglio le risorse finanziarie a disposizione. In media, il ricovero di un paziente con diverse patologie croniche dominanti costa in Molise 11.328 euro. Il ricovero di un paziente con diagnosi acuta, 2.688. Lo si apprende da una nota Ansa.

IL LIBRO

Il libro descrive e condivide, in un’ottica di knowledge sharing, l’esperienza della stratificazione della popolazione come laboratorio di sperimentazione di processi e strumenti integrati innovativi. La sanità moderna deve governare un mutato scenario, complesso e dinamico, determinato dall’esplosione di patologie che fino a qualche decennio fa non avevano percorsi predefiniti precisi. La disponibilità di flussi informativi che accompagnano il paziente e ne descrivono il percorso, rappresenta un’importante chiave di volta per la sanità italiana, anche in funzione degli effetti della pandemia da Covid-19. Lo studio osservazionale si basa sulla metodologia del population health management e sull’applicazione trasversale per le policy aziendali, regionali e nazionali. Questo modello consente d’identificare la popolazione di riferimento in base al bisogno di salute e alla gravità della condizione, permettendo un’attenta valutazione degli outcome di salute per definire strategie ed interventi specifici per le classi di pazienti, anche per comprendere l’impatto del Covid-19, fino a geolocalizzare la distribuzione del rischio.