La storia di Nicola “Nick” Caromano, morì nella tragedia mineraria in Pennsylvania

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monumentoRICCIA (CB) – Nicola “Nick” Caromano nacque a Riccia in provincia di Campobasso nel 1906. La sua storia è comune a quella di moltissimi altri. Nella sua terra il lavoro mancava e quello che c’era era mal pagato. La voglia di riscatto era tanta e così cercò di rincorrere il “sogno americano”.

Con lui ad “Ellis Island” giunsero almeno altri due fratelli: Pasquale e Luigi. Destinazione le miniere della Pennsylvania. Nick sposò Flora dalla quale ebbe tre figli Lee Joseph, Nicholas Thomas, Jr. e Mary. Intorno al 1922 giunse a Uniontown, in Pennsylvania, per andare a lavorare nella vicina miniera di “Robena” a Carmichaels nella Contea di Greene Country. Il duro lavoro della miniera era ripagato, almeno, da uno stipendio dignitoso.

Finalmente “Nick” poteva dire di aver conosciuto il riscatto. Si era anche inserito con successo in varie associazioni della città: “Robena Local”, U.M.W.A. associazione lavoratori, la “Loggia Mazzini” e quella dei “Sons of Italy”. Il 6 dicembre del 1962 in quella zona degli Stati Uniti nevicava abbondantemente e ci si preparava a festeggiare felicemente l’avvicinarsi del Santo Natale. Ma un’esplosione stava per tramutare tutto in tragedia.

miniera in fiammeNella miniera di “Robena”, di proprietà della U.S. Steel’s Clairton Works, a causa di una fuga di gas si era verificata una violentissima esplosione. Ben 37 minatori erano rimasti intrappolati nelle viscere della terra. Tra questi anche “Nick” Caromano. Alcuni dei minatori che riuscirono a mettersi in salvo raccontarono di un terribile “tuono”, di una violenta e lunga folata di vento che fece cadere i caschi dalle loro teste.

E poi fiamme. Un inferno. I soccorsi, nonostante la tanta neve, furono celeri. Fuori dalla miniera arrivarono i famigliari e si sperò che i minatori avessero potuto trovare riparo in qualche angolo nascosto. Ma le speranze svanirono quasi subito. Le squadre di soccorso dovettero fermarsi dinanzi ad una situazione di grande pericolo. All’interno della miniera tutto era crollato. Poi si presentò dinanzi alla stampa un dirigente della società e annunciò tristemente: “Nessuno si è salvato”.

Una tragica coincidenza: il 6 dicembre, lo stesso giorno, del 1907 si era verificata la tragedia di Monongah in West Virginia. Finiva così, amaramente, il “sogno americano” di Nicola “Nick” Caromano. Oggi quella tragedia, in Pennsylvania, viene ancora ricordata ed onorata. A quei minatori è stato dedicato un “Monumento al Muratore” con tutti i nomi di chi, in quel tragico 6 dicembre del 1962, perse la vita.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”