“Il bombardamento americano di Isernia rappresenta la pagina più dolorosa della nostra città – afferma CasaPound in una nota – il 10 settembre, le bombe sganciate dalle ‘fortezze volanti’ americane si abbatterono sul capoluogo pentro, nonostante l’Italia in quel momento non risultasse in guerra con gli Alleati, essendo stato da poco firmato l’armistizio e non essendo ancora stata costituita la Repubblica Sociale Italiana. Buona parte della città venne letteralmente rasa al suolo, e centinaia di isernini perirono per le esplosioni o a seguito del crollo degli edifici. Come conseguenza della devastazione operata dall’aviazione americana Isernia venne abbandonata da gran parte dei suoi abitanti, riducendosi ad una città fantasma”.
“La ricostruzione materiale di Isernia richiese molti anni – prosegue la nota – mentre le ferite inflitte nella memoria sono impossibili da sanare. Non vi è famiglia isernina in cui non si conservi memoria di un caro morto sotto il bombardamento e delle sofferenze per l’abbandono della propria abitazione. Come ogni anno quindi abbiamo ritenuto doveroso ricordare, facendo ben presente chi furono gli autori dello spaventoso massacro, sopperendo alle ‘amnesie’ che spesso caratterizzano le commemorazioni ufficiali. Il fatto che a commettere questo crimine di guerra siano stati i vincitori del secondo conflitto mondiale non lo rende meno odioso ed esecrabile, e nessuna convenienza politica può essere più importante del rendere la dovuta giustizia ai nostri morti ponendo i colpevoli del massacro di fronte alle loro responsabilità”.
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