VINCHIATURO – Il cibo nutre il corpo e rende l’anima decisamente più gentile. Federico Fellini ne cantava le odi con la lirica “La vita è una combinazione di magia e pasta” ponendo nei suoi film la forza ammaliatrice dei sapori, da essa ne traeva spunti, magnificenti immagini, sensazionali conoscenze. L’uomo da sempre si corrisponde con la convivialità e dal cibo trae forme di comunicazione, comportamenti, amori, tradizioni, identità. Mai, ci si dimentica di esaltarne la corroborante vitalità che ne sostanzia la passione e ne esprime la determinazione e la voglia di saperne sempre di più. Antropologicamente si sposa con la biodiversità per conseguire l’egemonia dell’aggregazione, della pace, della volontà all’espressione più vera: quella del sorriso e della felicità.
“Se fossimo impegnati a coltivare e produrre cibo, la guerra sarebbe un eufemismo da raccontare e non da vivere” frase storica di chi spera nel rapporto simbiotico con la terra, quale madre e non matrigna, quale sostegno alla vita e non tomba per morti dai corpi martoriati dalle pallottole. Sotto questo auspicio termina il progetto multifunzionale, sostenibile, digitale dal titolo “Conoscenza & Innovazione per il sistema rurale del Molise”, finanziato dal PSR Molise 2014-2020 Misura 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione”, sottomisura 12 a sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione, finanziato dalla Regione Molise, tramite fondi comunitari, in collaborazione con l’Università del Molise.
Una location d’eccezione, Casale Rosa, per un finale di gran impatto e di gran cucina, quella che ha visto ben cinque agriturismi, una fattoria sociale, due aziende agricole e una apicoltura, con il prezioso aiuto di allievi e docenti dell’Istituto Alberghiero I.P.S.E.O.A. di Vinchiaturo e la supervisione di docenti universitari, sfidarsi in una sorta di dimostrazione culinaria dal sapore della tradizione e dell’identità territoriale. Ciambotta molisana, pizza e minestra, cavatelli al ragù d’agnello, baccalà rracanato, crema di nocciole e miele, con l’accompagno di un’ottima tintilia prodotta a Baranello, hanno ornato la bella tavola imbandita grazie agli agriturismi “Aia della Foresta” di Macchiavalfortore, “San Benedetto” di Sant’Elia a Pianisi, il “Casale Rosa” di Vinchiaturo, all’Azienda Agricola “Primo Sole” di Montagano, all’agriturismo “Giacomo Alberione” di Roccavivara, alla Società Agricola “Fonte di Santa Maria” di Montorio nei Frentani, all’agriturismo “La Quercia” di Casacalenda, all’Apicoltura “Nazario Fania” di Montagano, alla Fattoria Sociale “Il Giardino dei Ciliegi” di Montemitro. Una giornata di studio e comunicazione che ha decretato al cibo molisano la palma del re della biodiversità.
Il Molise è una navicella serica e tranquilla che non confonde la bontà con la quantità nel dichiararsi patria dell’identità e della tradizione. Un connubio dal sapore dell’autentico che grazie a progetti comunitari rende utile la sinergia, la fa propria e sviluppa speranze di un nuovo rinascimento nell’ambito delle nuove leve che alzando la toque al cielo, esplorano nuovi lidi e pongono lo sguardo verso nuovi orizzonti.
Il futuro è nella conservazione del paesaggio, nel battersi contro la cementificazione selvaggia e contro chi, a fronte della arrembante depredante assalto eolico e fotovoltaico, mina l’eccellente biodiversità regionale, con essa la biodiversità e di conseguenza quella restanza che conferma il trend negativo qual è lo spopolamento di interi territori a causa della mancanza di prospettive. I giovani hanno una marcia in più, la possibilità di nuove prospettive, di docenti all’altezza della situazione, che la politica ne tragga lezione e ne usi anche solo una parte per evitare la catastrofe.
“Queste esperienze mi rendono felice e confermare che diventar cuoco è una missione irrinunciabile” le parole di speranza che a Casale Rosa molti degli attori della giornata hanno proferito. Si raccolga la sfida e che esse non siano parole al vento ma un vero grido di aiuto per sperare di trovar nella propria regione la ragione della loro felicità!