Termoli celebra i 70 anni della Repubblica Italiana

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cerimonia 2 giugnoSvole le celebrazioni in Comune e l’alzabandiera

TERMOLI – L’Amministrazione comunale di Termoli ha dedicato due momenti celebrativi al 70° anniversario della Repubblica italiana e del voto alle donne. In una sala Consiliare del Comune dove le principali autorità militari hanno occupato gli scranni dei Consiglieri, il vicesindaco di Termoli Maria Chimisso,l’assessore Giuseppe Gallo e i consiglieri Gianni Di Tella, Antonio Sciandra.e Maria Grazia Cocomazzi hanno accolto i presenti e la Stampa.

“È un onore per me celebrare questo 70° anniversario della Repubblica Italiana – ha dichiarato il vicesindaco Chimisso-. È obbligo ricordare il referendum del 1946 che portò all’elezione dei 556 membri dell’assemblea costituente, 21 dei quali erano donne italiane, rappresentavano il 4% dei membri dell’assemblea costituente e contribuirono fattivamente contribuirono fattivamente al delicato lavoro della Commissione dei 75. Dopo 70 anni mi è obbligo richiamare l’attenzione su questo tema. Oggi in Italia, degli oltre 7mila sindaci italiani 1050 sono donne, cioè il 13%. Questo indica chiaramente che la riforma per la parità di genere non si è ancora compiuta. La legge ci ricorda che deve esserci una parità di genere. La conquista dei diritti civili – ha aggiunto la vicesindaco Chimisso – è frutto di sacrifici estremi in particolare delle suffragette inglesi che, anche a costo della vita, hanno lottato per la parità di genere che deve essere considerata una evoluzione culturale ed economica.

Termoli celebra i 70 anni di Repubblica ItalianaDove infatti la parità di genere non si è raggiunta, si assiste a scenari di povertà e guerra. Oggi celebriamo un anniversario decennale che assume ancora più importanza perché stiamo assistendo a un momento di trasformazione in Italia. Un momento di profonda riflessione sul ruolo dell’Italia all’estero e sulle varie divisioni interne. Anche il nostro Inno nazionale ci ricorda che non siamo popolo finché siamo divisi. Dobbiamo consegnare ai nostri figli un futuro in cui credere. Dobbiamo consegnare alle prossime generazioni un’Italia di cui tutti noi dobbiamo essere orgogliosi e fieri”.

Conclusa la cerimonia civile le autorità civili e militari in corteo si sono spostate in piazza Sant’Antonio dove, agli ordine del capitano di Corvetta Francesco Cillo e alla presenza del comandante della Polizia Municipale Massimo Albanese, si è svolto il cerimoniale militare e l’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli suonato dal vivo dal trombettista Giuseppe Mastromatteo.