Termoli, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: denunciato

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carabinieri di termoli

TERMOLI – I Carabinieri del N.O.R. Sezione Operativa della Compagnia di Termoli, all’esito di un’attività d’indagine d’iniziativa, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB) un disoccupato 54enne originario del Comune di Montecilfone (CB), già titolare di precedenti di polizia.

Nel corso delle investigazioni gli operanti, anche attraverso mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, accertavano infatti che l’uomo, in diverse occasioni tra l’inizio di giugno e la fine di ottobre di quest’anno, utilizzando la propria autovettura, aveva accompagnato nel Comune di Campomarino (CB) una 22enne di origine bulgara residente in provincia di Foggia, prelevandola dalla propria abitazione e lasciandola lungo la Strada Statale 16, affinché la stessa praticasse l’attività di meretricio su pubblica via.

L’uomo pertanto, acclarate le sue oggettive responsabilità penali in relazione all’accaduto, veniva denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, ai sensi dell’articolo 3 della Legge 75/1958, poiché ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Certamente importante è stato l’operato dell’Arma dei Carabinieri che, nella circostanza, ha portato alla luce un reato davvero esecrabile e che fin troppo spesso resta purtroppo impunito poiché non denunciato dalle vittime, nella maggior parte dei casi per paura di ritorsioni da parte degli sfruttatori o per un ingiustificato ma umano senso di vergogna legato alla situazione di specie.

Continueranno comunque i serrati controlli del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Termoli, al fine di contrastare i reati di maggior allarme sociale ed in particolare quelli in danno delle cosiddette “fasce deboli”, la cui recrudescenza merita certamente una tempestiva ed efficace risposta, non solo per tutelare debitamente le vittime di reati così deprecabili, ma anche al fine di preservare una condizione di vita civile e pacifica per tutti i cittadini.