Chiaramente la conferma circa l’autenticità del manufatto rinvenuto potrà essere fornita dalla Soprintendenza Archeologica del Molise che è stata già informata del rinvenimento e quanto prima effettuerà un sopralluogo mirato a verificare, appunto, autenticità ed epoca di appartenenza del manufatto.
A riguardo si può presumere che lo stato in cui è stato rinvenuto il presunto reperto archeologico, bagnato e pieno di incrostazioni marine, lasciano intuire una prolungata presenza sul fondo del mare dell’oggetto rinvenuto.
A scopo preventivo è stato sottoposto a sequestro, anche perché se fosse confermata la natura di reperto archeologico, si ricorda che è obbligo di chiunque rinvenga degli oggetti come quello che oggi è stato rinvenuto, dare immediata notizia agli organi di Polizia, diversamente viene commesso un reato punibile a norma di legge.
Del rinvenimento è stata data debita notizia alla Procura della Repubblica, al sindaco di Termoli e alle altre Forze di Polizia ovvero Carabinieri, Polizia Stradale, Guardia di Finanza e Guardia Costiera onde consentire eventuali indagini già in corso di realizzazione da parte di uno dei Comandi richiamati.
Sono in corso indagini mirate a verificare eventuali coinvolgimenti di terzi ed eventuali presenze di telecamere dalle cui acquisizioni di immagini si potrebbe verificare chi e quando ha collocato il manufatto per strada e consentire, si presume, un successivo prelievo da parte di altri, al momento sconosciuti.
Conclusivamente, si rimarca dunque, l’attività della Polizia Locale di Termoli e dell’Amministrazione comunale impegnata nel costante e difficile impegno mirato a garantire la sicurezza urbana nella nostra città.
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