63 edizione del Premio Termoli: il programma 2023

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MACTE – Museo d’Arte Contemporanea di Termoli – foto di Nadia Vitone

Affidata a Cristiana Perrella, sub collettiva curata da Michele D’Aurizio, la commissione a Salvatore Arancio per realizzare nuove opere sono i cardini della stagione espositiva 2023 del MACTE

TERMOLI – Valorizzazione della collezione permanente, composta da quasi 500 opere; riattivazione del patrimonio immateriale di relazioni e vicende storiche legate al Premio Termoli, tra i più longevi nel panorama artistico italiano; attenzione alla ricerca storico-artistica e ai nuovi linguaggi della produzione di arte contemporanea; implementazione di contenuti digitali: tutti questi sono i cardini attorno ai quali ruota, anche per il 2023, la programmazione del MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli.

Un museo profondamente legato al suo territorio ma con proiezione nazionale, punto di riferimento per il contemporaneo in Molise ma in continuo dialogo con altre istituzioni italiane per creare un sistema di relazioni che possano promuovere la conoscenza del suo patrimonio, lo sviluppo di pensiero critico, la partecipazione e la
crescita culturale delle comunità.

La programmazione 2023 si apre a febbraio con la mostra sub, a cura di Michele D’Aurizio, che invita a riflettere sulla storia dell’arte italiana del secondo dopoguerra come prodotto di una fitta rete di scambi culturali su scala globale, in connessione con esperienze radicate in altre geografie. La mostra riunisce le opere di nove artisti e artiste – Betty Danon, Antonio Dias, Jorge Eduardo Eielson, Hsiao Chin, Tomás Maldonado, Roberto Sebastian Matta, Carmengloria Morales, Hidetoshi Nagasawa, Joaquín Roca-Rey – nati in Asia o in Sud America ma stabilitisi in Italia.

La mostra considera la “sotteraneità” evocata dal titolo una condizione che può essere criticamente riappropriata come stimolo e motore della creazione artistica. A maggio apre la mostra del 63° Premio Termoli, affidato per questa edizione alla curatela e alla progettazione di Cristiana Perrella. Il Premio, in linea con la sua tradizione, presenterà una mostra di artisti contemporanei invitati da quattro curatori selezionatori: tra i partecipanti, la giuria nominerà un vincitore la cui opera verrà acquisita ed entrerà nella collezione del museo e selezionerà anche un artista a cui sarà dedicata una mostra negli spazi del MACTE.

Continua anche la Sezione Architettura e Design, alla sua seconda edizione, con l’obiettivo di aprire sempre di più le arti contemporanee alla fruizione della comunità che abitano e attraversano la città. Per entrambe le sezioni del Premio è prevista una menzione speciale assegnata dai visitatori del museo, che potranno esprimere la loro preferenza.

Il portale online MACTE Digital prosegue la sua attività come spazio di sperimentazione. Dopo il successo delle prime cinque puntate, il podcast Ersilia. La città emergente, ideato e curato da Alice Labor e Ginevra Ludovici, ritorna in primavera con cinque nuove puntate le cui guide saranno le artiste: Aterraterra, Beatrice Celli, Eleonora Luccarini, Alice Pontiggia e Teresa Satta. Attraverso i loro racconti, Ersilia – una produzione originale del museo – diventa uno spazio collettivo in cui gli ascoltatori possono diventare a loro volta abitanti della città, ripensandone le istituzioni, le relazioni e i luoghi dello stare insieme.

Dopo l’estate arriveranno per restare al MACTE le nuove opere in ceramica e in bronzo commissionate all’artista Salvatore Arancio vincitore, insieme al museo, con il progetto Bruno’s House del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.