Il Comune di Campobasso con Anci Molise si oppone con forza ai tagli alla sanità pubblica regionale: una battaglia istituzionale per il diritto alla salute
CAMPOBASSO – Le novità di queste ore, relative alla Rete Ictus regionale e alla adozione, da parte della Struttura commissariale, del Decreto n. 157 del 1° ottobre 2025, impongono una netta presa di posizione a tutti i livelli.
Dopo avere depositato ricorso al TAR Molise per chiedere l’annullamento, previa sospensione cautelare, del Decreto del Commissario ad acta n. 100 dell’11 giugno 2025, che esclude, di fatto, dalla Rete Ictus regionale -nonostante le statuizioni del Programma Operativo Sanitario 2023–2025- il Cardarelli come centro abilitato a prestazioni di II livello (tra cui la trombectomia meccanica), l’Amministrazione comunale di Campobasso è già al lavoro, grazie all’Avvocatura comunale, per far valere anche le illegittimità dei nuovi atti commissariali, tenuto conto, oltretutto, della bocciatura pervenuta dai Ministeri affiancanti.
Alla luce del Decreto n. 157 e della delibera Asrem che ne ha dato piena esecutività, l’amministrazione sta valutando altre azioni e attende la pronuncia del Tribunale sull’istanza cautelare fissata per l’8 ottobre.
Parallelamente, l’Amministrazione comunale si sta muovendo in sinergia con gli altri sindaci del territorio. In qualità di componente attiva di Anci Molise, il Comune di Campobasso ha contribuito alla redazione di un documento condiviso che rappresenta una presa di posizione forte e unitaria contro i tagli alla sanità pubblica molisana.
Nel documento, Anci Molise chiede formalmente:
– l’azzeramento del debito sanitario regionale;
– la revoca del commissariamento;
– la deroga ai criteri del D.M. 70/2015, per ripristinare le specialistiche del DEA di II livello presso il Cardarelli;
– il diniego a ulteriori tagli ai servizi salvavita;
– il potenziamento della medicina territoriale, anche attraverso la telemedicina.
«La nostra battaglia non è solo amministrativa, ma profondamente politica e istituzionale – conclude il sindaco Forte –. Difendiamo il diritto costituzionale alla salute, chiediamo trasparenza e rispetto per i territori, e ci opponiamo con fermezza a ogni decisione che penalizzi Campobasso e l’intero Molise».