Accordo tra Confcooperative Molise e sindacati per la promozione dei WBO

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“Ripartire dai lavoratori”, battere la crisi attraverso la rigenerazione di aziende in difficoltà. Accordo sottoscritto oggi al Teatro del Loto

CAMPOBASSO – E’ stato sottoscritto oggi, presso il “Teatro del Loto”, l’Accordo tra Confcooperative Molise, Cisl Abruzzo Molise, Uil Molise e Cgil Molise per la promozione e lo sviluppo dei Workers BuyOut, ovvero delle imprese recuperate dai lavoratori attraverso la formula cooperativa. Presenti alla conferenza stampa il presidente di Confcooperative Molise, Cav. Domenico Calleo, il Segretario Generale aggiunto Cisl Abruzzo Molise, Giovanni Notaro, il Segretario Regionale CGIL Molise, Paolo De Socio, il Segretario organizzativo UIL Molise, Roberto D’Aloia, e il dottore commercialista, Giulio Berchicci.

“Ripartire dai lavoratori”, questo l’obiettivo di Confcooperative e sindacati per la ripresa del settore produttivo molisano. L’iniziativa presentata al Teatro del Loto è nata da un’intesa siglata a livello nazionale tra Confcooperative, Legacoop e Agci e Cgil, Cisl e Uil a gennaio 2021.

“L’Accordo appena sottoscritto – ha dichiarato il presidente di Confcooperative Molise, Domenico Calleo, – è finalizzato a promuovere i WBO come strumento di democrazia economica e di partecipazione diretta dei lavoratori per scongiurare la perdita di occupazione, riducendo il ricorso agli ammortizzatori, dando continuità alla impresa e generando un aumento del gettito fiscale per via delle entrate derivanti da imposte e oneri previdenziali corrisposti dalla nuova impresa. In pratica, – ha spiegato Calleo – in caso di un’azienda in crisi il lavoratore ha l’opportunità di utilizzare o gli ammortizzatori sociali o i fondi messi a disposizione da CFI (Cooperazione Finanza Impresa) che finanzia il capitale sociale per la costituzione di una cooperativa, rigenerando, così, un’attività produttiva che potrà continuare a dare occupazione ai soci lavoratori. I Workers BuyOut – ha concluso il presidente di Confcooperative Molise – sono una realtà positiva in altre regioni. Crediamo che anche in Molise, attraverso il modello cooperativo e grazie all’aiuto dei sindacati, si possano avere degli ottimi risultati in termini di ricaduta socio-economica per il territorio”.

“Le imprese rigenerate dai lavoratori in forma cooperativa – ha aggiunto il vicepresidente di Confcooperative Molise, Carmela Colozza – rappresentano indubbiamente un’opportunità e una soluzione per la conservazione del patrimonio aziendale e per il mantenimento dell’occupazione, dando prospettiva e futuro all’economia di un’intera comunità. Attraverso la nostra struttura – ha precisato – intendiamo offrire sia l’accompagnamento nella gestione delle crisi aziendali e nella messa a punto di un piano di impresa, che l’assistenza ai lavoratori in difficoltà per la costituzione della cooperativa e la formazione dei futuri soci”.

L’Accordo sottoscritto questa mattina impegna Confcooperative Molise e le sigle sindacali regionali ad istituire un Tavolo di confronto territoriale permanente per monitorare l’andamento delle situazioni aziendali che potenzialmente potrebbero essere inserite in un percorso di Workers Buyout. Gli attori protagonisti dell’Accordo si impegnano a promuovere la formula dell’impresa recuperata dai lavoratori (organizzata in cooperativa) come strumento per assicurare il “passaggio generazionale” e dare continuità nel tempo ad esperienze imprenditoriali altrimenti destinate a concludersi, nonché come strumento idoneo a garantire il rilancio di aziende o la gestione economica di beni immobiliari confiscati alla criminalità organizzata.

Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato l’importanza dell’Accordo in quanto va nella direzione di stimolare un sistema di politiche attive per la Regione Molise. I lavoratori avranno punti di riferimento solidi e precisi, quali i soggetti firmatari del protocollo odierno, che potranno mettere a disposizione, soprattutto nel periodo iniziale, le competenze di cui dispongono in fase di analisi, formazione e divulgazione di buone pratiche.

“La positività dell’approccio di impresa cooperativa – ha sottolineato il Segretario della CGIL Molise, Paolo De Socio – va portato all’attenzione anche dei diversi livelli istituzionali come opportunità strategica per un territorio come quello molisano che ha la necessità di essere ripensato e riprogrammato e che troppo spesso è stato terra di conquista per investitori senza prospettive che hanno risposto solo a esigenze di mercato e concorrenza senza contemplare i principi di partecipazione e democrazia economica dei soggetti territoriali che sono invece i capisaldi della cooperazione”.

“L’Accordo sottoscritto oggi – ha commentato il Segretario Generale aggiunto Cisl Abruzzo Molise, Giovanni Notaro, – è un’opportunità per la nostra regione. Ovviamente le istituzioni sono chiamate a svolgere un ruolo importante in fase di programmazione per riportare il lavoro al centro del dibattito politico-istituzionale. Il mio invito è di tornare tutti insieme a far funzionare quelle cabine di regia istituzionali dove nel passato, con dei contributi di idee, abbiamo trovato diverse soluzioni per i lavoratori e per il Molise”.

“Sentivamo la necessità di questo protocollo, – ha chiuso il Segretario organizzativo UIL Molise, Roberto D’Aloia – utile a non disperdere il know-how delle aziende, come purtroppo in passato è capitato. Se pensiamo alla vertenza dell’Ittierre, ad esempio, l’Accordo avrebbe potuto dare l’opportunità ai lavoratori di prendere in mano la fabbrica attraverso il modello cooperativo. Speriamo che sulla Gam si possa fare qualcosa in questo senso per dare sbocco alle maestranze. In Molise abbiamo personale altamente qualificato che, grazie allo strumento dei WBO, potrà essere valorizzato”.