«L’acqua – continua D’Egidio – che sgorga direttamente dal Matese dovrebbe prima di tutto soddisfare i molisani. Ci sono comuni che, pur essendo “adagiati” sulla sorgente, hanno ancora dei problemi di carenza idrica. Bisognerebbe – continua D’Egidio – prevedere un “ristoro ambientale” per i comuni di Bojano e San Polo Matese sui quali ricadono tutte le opere di captazione e adduzione delle acque. Ritengo troppo semplicistico parlare in maniera generale di “gestione comune”: bisogna ascoltare i sindaci, sentinelle di quel territorio – che ci fornisce un bene ancora incontaminato – e confrontarsi con loro.
Non dimentichiamo che abbiamo una qualità di prodotti elevatissima – penso ad esempio ai nostri caseifici e ai nostri pastifici – proprio grazie all’utilizzo di acque pure. È necessario dunque un efficace “governo delle acque”; un bene prezioso che va tutelato, garantito e gestito come una indispensabile e fondamentale risorsa collettiva: tutte attività che però vanno concertate, lo ribadisco, con il territorio e portate soprattutto all’attenzione del consiglio regionale perché, in quella sede, vanno pianificate. Dobbiamo tener conto dei suggerimenti che arrivano dalle altre regioni ma ricordando che bisogna sempre tutelare il Molise e i suoi abitanti».
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