Dai vagoni scendono diverse persone, molti giovani. In maniera tranquilla e ordinata, mascherina indossata, guadagnano il sottopassaggio per avviarsi verso l’uscita. “Non vedo mio figlio da febbraio”, le parole di un uomo che è in attesa dell’arrivo del treno.
Contemporaneamente su un altro binario è posizionato il treno delle 12.29 in partenza per Roma Tiburtina. “Vado per questioni familiari” – dice un passeggero, qualcun altro lascia intendere che è in partenza per motivi di lavoro. I controlli sul rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento sono affidati al personale della Polizia ferroviaria. Gli agenti verificano che tutto vada per il verso giusto. Una presenza, la loro, discreta e rassicurante. Lo si apprende da una nota Ansa.
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