Attività motorie sportive in età giovanile, esito convegno ANSMeS

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sergio genovese

CAMPOBASSO – “Metodologie a confronto nelle attività motorie-sportive in età giovanile” è il titolo dell’incontro tecnico formativo organizzato dal Comitato Provinciale di Campobasso dell’Associazione Nazionale Stelle e Palme al Merito Sportivo del Coni e del Cip e svoltosi presso la palestra dell’Istituto Superiore “L. Montini” del capoluogo.

Inserito nel macro progetto nazionale ANSMeS “Sport e Giovani” 2022, l’evento fa da capofila per tutti gli altri progetti che saranno realizzati sul territorio nazionale in collaborazione con Cip, Coni Molise, Sport e Salute e l’Ufficio Scolastico Regionale del Molise che hanno accolto con favore l’invito del Direttivo provinciale rivolgendolo a tecnici, società e docenti delle scuole.

Tre gli ambiti sportivi presi in considerazione dai relatori introdotti dal Delegato provinciale ANSMeS di Campobasso prof. Giuseppe D’Elia alla presenza del Presidente regionale Michele Falcione e del Consigliere nazionale Franco Palladino: atletica, basket e calcio. Attraverso un trasversale confronto metodologico sono state evidenziate, anche con esempi pratici sul campo, le caratteristiche e gli aspetti tecnici comuni alle tre discipline necessari per una corretta e completa formazione psico-fisica-tecnica dei giovani atleti che li praticano, con un occhio (anche critico) rivolto alle difficoltà incontrate nell’avviamento allo sport dovute ai diversi stili di vita che tecnologia e benessere moderni hanno instaurato nelle nuove generazioni.

Il prof. Sergio Genovese ha fatto riferimento all’ “analfabetismo motorio”, ovvero come siano cambiate le capacità dei ragazzi in giovane età di effettuare movimenti basilari, una volta semplici perché sperimentati nella palestra di vita che era la strada, il cortile. Il prof. Umberto Anzini, dal canto suo, ha evidenziato l’aspetto della “scarsa capacità attentiva” legata alla velocità della vita moderna. Tutto questo, hanno ribadito insieme con il terzo relatore Siro D’Alessandro, ha nella programmazione studiata e messa in pratica, nell’effetto novità che non deve mai mancare, ma soprattutto nell’empatia e voglia di trasmettere qualcosa ai ragazzi che si avvicinano allo sport, la sua cura e la sua positiva evoluzione in una metodologia vincente.