Qui di seguito le cinque proposte di Facciolla:
1 – attivare urgentemente la modalità di tamponi rapidi in tutti i laboratori pubblici e privati;
2 – prevedere e predisporre posti aggiuntivi nei reparti di Rianimazione utilizzando anche quelli delle strutture private come Cattolica/Neuromed;
3 – istituire aree Covid ben distinte e definite in tutti gli ospedali pubblici e privati;
4 – richiamare in servizio gli anestesisti e i rianimatori in pensione già disponibili e gli specializzandi al terzo anno;
5 – attivare i medici di base per coordinare l’assistenza sul territorio domiciliare anche reclutando infermieri di comunità e le cosiddette USCA per fare i tamponi a domicilio
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