Aut Aut Festival sul Trabucco di Celestino di Termoli: ecco come è andata

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castello termoliTERMOLI – Cronaca di un successo annunciato quello della due giorni dell’Aut Aut Festival sul Trabucco di Celestino di Termoli. Location mozzafiato e autori di spessore hanno caratterizzato gli eventi del 25 e 26 agosto dedicati rispettivamente alla poesia e alla filosofia.

“Le prenotazioni dei posti disponibili sono andate sold out in poche ore – spiega la curatrice del festival la giornalista Valentina Fauzia – segno della grande voglia delle persone di partecipare ad eventi culturali di questo genere e in location suggestive come quella del Trabucco per il quale ringrazio ancora una volta la famiglia Iasenza, e nello specifico Marzia Iasenza ed i suoi fantastici genitori, per aver messo a disposizione il Trabucco e aver abbracciato l’idea dell’Aut Aut che ha come obiettivo la diffusione della cultura e la valorizzazione del territorio molisano”.

Due giovani molisani e poeti sono stati i protagonisti dell’evento del 25 agosto intitolato ‘Il giovane Molise della poesia’: “Sono entrambi molto giovani ed entrambi si dedicano a scrivere versi e rime, alla Poesia, questo può sembrare una sorta di cortocircuito in un’epoca fortemente prosaica come la nostra – ha spiegato Valentina Fauzia nel presentare al pubblico Giorgio Paglione e Laura D’Angelo autori rispettivamente dei libri intitolati ‘Lo sterno d’Italia’ e ‘Sua maestà di un amore’.

Se da un lato la poesia di Paglione nasce da un moto interiore e sgorga impetuosa, incontenibile come acqua di sorgente ed ha al centro temi come la natura, i Paesi vivi (non i Borghi), abitati da uomini e donne che interagiscono costantemente con la natura, quella della D’Angelo è frutto di ispirazione ma allo stesso tempo anche di ricerca stilistica, di cura del dettaglio, attenzione alla parola e ruota intorno ai temi dell’amore, della morte alla costante ricerca di risposte.

La poesia come cura dell’anima per la D’Angelo, come “bastone a cui aggrapparsi quando si è già con entrambi i piedi nelle sabbie mobili” per Paglione.

I versi dei due giovani poeti declamati sullo sfondo di un tramonto incantevole sotto lo skyline del Paese Vecchio di Termoli ed il suo Castello Svevo hanno reso ancora più suggestive le parole degli autori ed estasiato il pubblico.

Venerdì 26 agosto sul ‘palco’ in mezzo al mare è stata accolta la professoressa e autrice Adele Fraracci che ha presentato il suo libro ‘La filosofia è donna e cosmopolita’ un titolo che racchiude in sé il parallelismo tra una materia ineffabile come la filosofia e la curiosità, la tenacia, la determinazione tipica delle donne.

“Sono così felice di essere qui – ha detto l’autrice arrivata da Campobasso per partecipare all’evento sul Trabucco – ho sempre seguito l’Aut Aut Festival e ammirato il lavoro di Valentina Fauzia e stasera non mi sembra vero di essere qui insieme a voi”.

Il pubblico accarezzato dalle onde e dal volo dei gabbiani ha potuto seguire l’autrice Adele Fraracci in un viaggio attraverso la filosofia, seguendo la linea dei valori etici da essa ricercati quali la cittadinanza democratica, la solidarietà, la giustizia e la pace. Nel rispondere alle domande della curatrice del festival l’autrice ha poi toccato temi di attualità quali l’Ambiente spiegando che la filosofia ambientale esiste fin dal 1930 e che nel 1978 il filosofo tedesco, Hans Jonas, aveva messo in guardia la popolazione mondiale invitandola a non omologarsi allo sfruttamento dell’Ambiente.

Si è passati poi a discutere di politica, dell’attuale politica che priva i più giovani di esempi virtuosi ai quali poter fare riferimento e che dimentica i principi tipici dell’uomo greco, colui che ha creato il concetto di democrazia, “l’uomo greco non era mai individualista o estremamente sicuro di sé – ha spiegato la Fraracci – era un uomo che conosceva i limiti, viveva intriso nella natura ed era un tutt’uno con essa, viveva l’unità di materia e forma. La nostra società invece ci vuole tutti perfetti e omologati ha bandito l’errore quando invece gli errori sono importanti, basti pensare che la scienza si basa anche e soprattutto sugli errori, l’errore fa parte di noi e dovremmo esserne consapevoli così come dovremmo essere consapevoli della bellezza della nostra natura, quella di un’Italia straordinariamente bella e dovremmo essere fieri e orgogliosi di tanta bellezza”.

Infine si è parlato dell’importanza della formazione, della scuola, perché lo studio della filosofia non sia additato come qualcosa destinato solo ad una èlite ma sia ‘cassetta degli attrezzi’ a portata di mano di tutti, indispensabile per comprendere la realtà che ci circonda e per poterla vivere al meglio.

Protagonisti dei due eventi anche i partner storici dell’Aut Aut Festival: le Tenute Martarosa, Ais Molise sommelier e la libreria Fahreneit di Termoli.

Dopo la parte dedicata agli autori sono stati degustati i vini delle Tenute Martarosa ed il pubblico è stato guidato alla conoscenza e comprensione dei vini dai sommelier Francesco D’Imperio e Vitor Fratini e immersi nella calma del mare al largo della costa si è passati al firma copie con dedica da parte degli autori al book corner della libreria Fahreneit.

Ad immortalare i momenti più belli di questa due giorni di festival è stato il fotografo Costanzo D’Angelo celebre ormai in tutto il mondo per il suo scatto ‘Risvegli all’Italiana’ in cui, in pieno loco down da covid, ha immortalato il passaggio di un vassoio con due tazzine di caffè da un palazzo all’altro, scatto che ad oggi annovera milioni di condivisioni social.

L’Aut Aut Festival continua l’11 settembre, sempre sul Trabucco, con Francesca Paci, giornalista e inviata di guerra per il quotidiano La Stampa.