Autobus, immatricolazioni quasi ferme: i dati del 2021

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La stragrande maggioranza dei veicoli è alimentata a gasolio, di fatto inesistente il ricorso all’elettrico o all’ibrido. Mercato più dinamico sul fronte del trasporto merci

Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Molise, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione (1), l’anzianità e la categoria euro.

Immatricolazioni autobus: 10 nuovi veicoli registrati in un anno

Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. Il Molise segue con meno decisione il trend positivo nazionale: immatricola 185 nuove targhe, segnando solo un progresso dell’8,8% rispetto all’anno precedente. E se a Campobasso la situazione è rimasta pressoché invariata da un anno con l’altro (105 nuove immatricolazioni contro 103), è Isernia ad aver fatto registrare il salto in avanti più significativo: i nuovi mezzi sono passati da 67 a 80, un incremento del 19,4%.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale e tra le regioni in negativo c’è anche il Molise, in cui la situazione è pressoché ferma: i 10 nuovi veicoli registrati nel 2021, perfettamente ripartiti tra le province di Campobasso e Isernia, sono leggermente meno rispetto ai 12 venduti l’anno precedente (-16,7%).

Alimentazione: in Molise elettrico e ibrido quasi sconosciuti

Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative. In Molise l’elettrico è di fatto inesistente e l’ibrido ha percentuali infinitesimali. Il gasolio rimane preponderante e copre il 94,4% del totale. Le differenze che si registrano tra le due province sono minime.

Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.

In Molise la situazione è la medesima che per il trasporto merci: l’alimentazione elettrica e quella ibrida sono inesistenti. Il gasolio raggiunge una quota quasi totalitaria e pari al 98,2%, il resto è appannaggio del metano (1,6%) e della benzina (0,2%). A Campobasso ben il 99,3% degli autobus è alimentato a gasolio, mentre a Isernia ci si ferma poco più in basso (95,4%).

Categoria Euro: i mezzi meno inquinanti sono ancora pochi

Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%. La situazione è più delicata in Molise dove gli Euro 0 non scendono ancora sotto il 18,9% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano di poco il 40%. Le classi meno inquinanti (Euro 5 e 6) si attestano al 21,8%. A livello di province, le differenze sono minime: sugli Euro 0, un po’ meglio Isernia (17,5%) rispetto a Campobasso (19,5%).

In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco. Situazione controversa, rispetto alla media nazionale, in Molise: qui, gli Euro 0 sono “solo” l’8,8% ma gli Euro 5 ed Euro 6 non vanno oltre il 23,4%. Da questo punto di vista i mezzi da Euro 0 a Euro 2 sono il 41,5% a Campobasso, mentre a Isernia la percentuale scende al 39%. Sul versante Euro 5 e 6 invece Campobasso registra il 23,9%, Isernia il 21,9%.

Anzianità: quasi il 40% degli autobus ha oltre 20 anni

Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%). Anche in Molise la fascia d’età più diffusa è quella dei 15-20 anni (22,5%). Le percentuali si abbassano considerando le categorie più giovani: il 20,2% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo l’1,7% massimo un anno. Una quota pari al 5,6% ne ha oltre 40. Da questo punto di vista, le differenze sono minime tra le due province.

Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%. La differenza aumenta in Molise, dove la fascia di oltre 20 anni raggiunge il 39,6% e quella di massimo 5 anni arriva solo al 6,6%. Poche differenze tra le due province, con Campobasso che, per quanto riguarda i mezzi dai vent’anni in su, raggiunge una percentuale del 40,5% contro i 37,1% d’Isernia.

1: Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI