REGIONE – Un maschio italiano su tre non rinuncia al consumo di alcolici nonostante il caldo torrido. E otto italiani su dieci non riesco a fare a meno di bevande alcoliche e zuccherate e non bevono i 3 litri d’acqua al giorno necessari, secondo gli esperti, ad avere una corretta idratazione con le torride temperature estive che stanno imperversando su tutto lo Stivale. Nonostante le massicce campagne di medici e farmacisti e l’informazione mediatica che dà ampio spazio ad approfondimenti sul tema, non tutti hanno chiaro come avvenga il processo di disidratazione e quali siano le necessità fisiologiche di fronte alle temperature estreme dell’estate. Spiega Camilla Pizzoni, Direttore Ricerche Pool Pharma: «La cosiddetta social dehydration è una conseguenza che scaturisce da diversi fattori: dimenticare di bere, essere troppo concentrati su altri aspetti della vita o avere un limitato accesso all’acqua durante le attività sociali o lavorative è un aspetto molto più diffuso di quanto si immagini e coinvolge trasversalmente tutta la popolazione. Il fabbisogno di acqua (idratazione cellulare) e l’equilibrio idro-salino sono due aspetti diversi ed è importante che le persone capiscano che la perdita di sali minerali, liquidi ed idratazione, seppur associati, vanno gestiti con approcci differenti. Non sono la stessa cosa e si risolvono con un corretto approccio».
Secondo uno studio della rivista Spot And Web su un campione di 350 tra uomini e donne, analizzando il dato regionale, esso coincide con lo scenario mostrato dalle elaborazioni SISMA, ONA-ISS su dati ISTAT secondo cui gli uomini liguri sono quelli che consumano più alcol in Italia davanti a veneti, friulani, marchigiani e molisani. Infatti, se in generale un intervistato su tre non rinuncia al consumo di alcolici (aperitivi, vino, birra, superalcolici), che invece hanno l’effetto opposto, diuretico, aumentando la perdita di liquidi anziché contrastarla, a livello territoriale il 54% dei liguri maschi ammette di “infrangere” le regole, seguito dai veneti (51%), friulani (50%), marchigiani (48%) e molisani (47%).
Ma anche tra le donne c’è chi non si attiene alle buone abitudini: almeno una su cinque in Italia consuma alcol e, come per i maschi, anche qui viene confermato il dato delle elaborazioni SISMA, ONA-ISS su dati ISTAT secondo cui al primo posto nel consumo femminile di alcol in Italia abbiamo la Provincia Autonomia di Bolzano, poi Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Liguria e Veneto. Infatti il 35% delle intervistate altoatesine non rinuncia all’alcol seguita dal 31% delle emiliane, dal 28% delle valdostane, dal 27% delle liguri e dal 25% delle venete. Menzione d’onore per Sud e Isole, con Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna agli ultimi cinque posti delle classifiche nazionali sia maschile che femminile.
Proseguendo nello studio di Spot and Web, si evince che solo il 20% degli intervistati, per lo più donne, afferma di arrivare a bere la quantità di acqua consigliata. Un altro 25% arriva, a stento, a 2 litri giornalieri, il 15% a 1 litro, il restante 40% non bada del tutto a quanta acqua beve ogni giorno. Il 55% degli stessi intervistati ammettono però di ricorrere a bevande zuccherate per cercare di idratarsi. Addirittura il 23% ritiene che gelato e bibite siano utili a sostenere l’idratazione e il 27% pensa che mangiare frutta e verdura una volta al giorno sia una forma di idratazione integrativa sufficiente a supplire al deficit idro-salino del periodo in mancanza di un’assunzione sufficiente di acqua.
Un aspetto fondamentale che va considerato in questo senso è la consapevolezza: bere a sufficienza e assumere la corretta quantità di sali minerali comporta abitudini diverse nei mesi estivi dai mesi invernali. «Privilegiare nella colazione la frutta a biscotti e brioche, bere un bicchiere di acqua in maniera sistematica e non farsi mancare a tutti i pasti una verdura aiutano a ridurre il rischio di disidratazione e considerevolmente il deficit salino», prosegue Camilla Pizzoni, Direttore Ricerche Pool Pharma. Ma se non si potesse o non si riuscisse a modificare le proprie abitudini allora un valido aiuto può arrivare dal proprio medico o farmacista che diventano preziosi alleati: «Esistono integratori specifici per i due aspetti da tenere in considerazione, l’idratazione e equilibrio idro-salino. Da parte nostra abbiamo sviluppato formulazioni che aiutano a combattere i disagi estivi riducendoli considerevolmente. La raccomandazione è di evitare il fai-da-te: la consulenza del medico o del farmacista è un passaggio fondamentale per sapere quale strategia adottare nel proprio specifico caso» conclude Camilla Pizzoni.