CAMPOBASSO – Il Campobasso inaugura la stagione ufficiale con una prestazione scintillante, travolgendo la Casertana per 3-0 nel primo turno di Coppa Italia Serie C. Davanti a un pubblico caloroso e numeroso allo stadio Avicor Selvapiana, i rossoblù di mister Zauri mostrano idee, intensità e qualità, regalando ai tifosi una serata da incorniciare.
La partita si apre con ritmi blandi, ma dopo una decina di minuti il Campobasso prende il controllo del gioco. Al 18’, è Bifulco a sbloccare il risultato con un sinistro chirurgico che batte Vilardi, portiere ospite. Il gol accende l’entusiasmo sugli spalti e galvanizza la squadra, che continua a spingere con Padula e Leonetti. Al 22’, Gala firma il raddoppio con un inserimento perfetto e una conclusione di giustezza. La Casertana, sorpresa e disorientata, prova a reagire su calcio piazzato, ma senza impensierire Forte.
Il primo tempo si chiude con il terzo gol, ancora di Gala, che si conferma uomo partita con una conclusione potente al 44’. Il Campobasso domina in ogni zona del campo, mentre la Casertana fatica a costruire gioco e appare in difficoltà fisica e mentale.
Nella ripresa, i “falchetti” provano a rialzare la testa con Pezzella e Leone, ma Forte è attento e sicuro. Zauri gestisce il vantaggio inserendo forze fresche come Di Livio, Brunet e Lombari, mantenendo alta l’intensità. Leonetti sfiora il poker con un colpo di testa che lambisce il palo, mentre la difesa molisana, guidata da Mondonico e Papini, non concede nulla.
Il Campobasso chiude la gara con autorità, mostrando una condizione atletica già brillante e una coesione tattica che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. La vittoria vale il passaggio al secondo turno, dove i Lupi affronteranno la Ternana in trasferta.
Per la Casertana, invece, è tempo di riflessioni. La squadra di Coppitelli è apparsa fragile e poco incisiva, con un centrocampo in affanno e una difesa spesso in balìa degli avversari. Servirà un cambio di passo immediato per evitare di partire in salita anche in campionato.
Il Campobasso, intanto, festeggia: il Selvapiana torna a essere un fortino, e il popolo molisano può sognare in grande.