Capitale Italiana della Cultura nel 2026: Agnone tra le 10 candidate

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A marzo la proclamazione della città vincitrice con l’assegnazione del contributo finanziario di 1 milione di euro dal MiC.

agnone 2026AGNONE – Il Ministero della Cultura ha reso noto la lista delle 10 candidature finaliste che concorreranno all’assegnazione del titolo, grazie al quale si otterrà, in caso di vittoria il contributo finanziario di 1 milione di euro per la realizzazione del programma articolato all’interno del dossier di candidatura. Le finaliste verranno convocate nei giorni 4-5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche durante le quali saranno illustrati nel dettaglio alla giuria i dossier.

“Un grande risultato di squadra portato avanti dal Comune insieme con Regione Molise, Università degli Studi del Molise, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC, Soprintendenza Beni Archeologici Belle Arti Paesaggio, Soprintendenza Beni Archivistici e Bibliotecari, Direzione Regionale Musei, Giardino della Flora Appenninica, Provincia di Isernia, Provincia di Campobasso, Diocesi di Trivento, Prefettura di Isernia, GAL – Gruppo di Azione Locale ‘Alto Molise’, SNAI – strategia nazionale aree interne ‘Alto Medio Sannio’, Riserva MaB Montedimezzo-Collemeluccio / ASSOMaB, Ufficio Scolastico Provinciale Isernia, Ufficio Scolastico Provinciale Campobasso, UNCEM, ANCI MOLISE e tutti 136 Comuni della Regione. Un grande Comitato promotore che realmente esprime l’impegno e la determinazione di tutti i soggetti attivi della città e del Molise. Associazioni, Fondazioni di carattere regionale, nazionale e internazionale per la realizzazione di un grande lavoro corale verso la salvaguardia e la valorizzazione dei patrimoni bio-culturali. – si legge nella nota del Comune.

Dunque le linee programmatiche del fuoco di Agnone 2026, espresse nel corposo cronoprogramma strategico e che si esprimono attraverso i 5 assi di intervento: Fuoco profondo; Fuoco plasmatore; Fuoco intangibile; Fuoco rurale; e Fuoco futuro, si preparano per la grande competizione nazionale, la quale assume già da ora il forte valore simbolico di una candidatura pensata per porre al centro le aree interne, rurali, montane dell’Italia Appenninica con le loro fragilità, ma anche con tutta la loro forza”.