Per Claudio Papa, presidente regionale di Coldiretti Molise, “la tutela del comparto agricolo passa attraverso l’attivazione della Commissione Unica Nazionale (CUN) per il grano duro; strumento indispensabile per definire listini più trasparenti, condivisi e rispettosi dei reali costi di produzione”. Secondo i dati ufficiali di ISMEA, richiesti durante la manifestazione di Coldiretti a Bari, che ha visto la partecipazione di oltre 500 coltivatori molisani, i costi medi di produzione del grano duro nel Sud Italia ammontano a 31,8 €/q. eppure la Borsa Merci di Foggia continua a fissare quotazioni nettamente inferiori, generando una condizione insostenibile per le aziende agricole, che rischiano di dover abbandonare i campi.
Questa condotta rappresenta una chiara violazione della normativa sulle pratiche sleali (D.lgs. 198/2021, attuativo della Direttiva UE 2019/633), che vieta la vendita di prodotti agricoli e alimentari a prezzi inferiori ai costi di produzione, a tutela degli anelli più deboli della filiera. “È inaccettabile – incalza Claudio Papa – che in un momento di forte instabilità dei mercati e di aumento generalizzato dei costi, dal gasolio ai fertilizzanti, dall’energia alla manodopera, il lavoro degli agricoltori venga svilito da valutazioni che ignorano i dati oggettivi e il valore reale del prodotto”.
Non si tratta solo di difendere il reddito degli agricoltori – conclude Coldiretti Molise – ma di salvaguardare l’intera filiera della pasta italiana, che parte dal grano 100% nazionale e non può essere svenduta sottocosto nella grande distribuzione. Allo stesso modo, va evitato che l’Italia venga invasa da grano estero a basso costo, a discapito della qualità e della salute dei consumatori.
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