Coppa Europa a Campobasso, l’intervento del sindaco Gravina

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“Nella nazionale italiana vincitrice dell’Europeo del 2021 è stata un’intera nazione a riconoscere, idealmente, la voglia di affermare il proprio valore, le proprie competenze e i propri talenti”

CAMPOBASSO – In occasione della visita del Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, giunto a Campobasso per portare la Coppa Europa vinta quest’estate dalla nazionale italiana allenata da Roberto Mancini, il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha avuto modo di incontrare direttamente lo stesso Presidente federale, insieme al Presidente del Comitato Regionale della Federazione Giuoco Calcio, Piero Di Cristinzi.

“La passione e l’entusiasmo dei tifosi italiani diventano, se possibile, ancora più grandi quando si tratta di sostenere e festeggiare i colori nazionali. – ha detto il sindaco Gravina nel corso del suo intervento al Teatro Savoia – Il senso di appartenenza al nostro paese e quella coesione che ricerchiamo e per la quale lavoriamo tutti ogni giorno, spesso vengono espresse e più direttamente riconosciute dalla gente nelle vicende sportive che vedono coinvolti gli atleti che indossano i nostri colori nazionali. Questo accade perché lo sport – ha sottolineato il sindaco – nonostante i tanti cambiamenti sistemici che ha affrontato negli ultimi decenni, soprattutto per ciò che riguarda discipline così popolari come il calcio, è capace di farsi portatore di un complesso di emozioni, relazioni, desideri e storie umane nelle quali ogni persona, tifoso o meno, può ritrovare tratti delle proprie esperienze.

Nella nazionale italiana vincitrice dell’Europeo del 2021 è stata un’intera nazione a riconoscere, idealmente, la voglia di affermare il proprio valore, le proprie competenze e i propri talenti, attraverso una vittoria non estemporanea, ma bensì frutto di un progetto tecnico e gestionale tracciato dai tecnici e dai dirigenti della Federazione, basato su una cultura del lavoro che ha reso ognuno dei protagonisti dell’avventura europea, prezioso e indispensabile per ciò che poteva dare al resto del gruppo in termini di impegno, sacrificio e fantasia.

Proprio la fantasia, una parola che nello sport moderno viene guardata con sospetto, è ciò che però continua a fare la differenza, rendendo imprevedibile e mai scontato non solo il risultato di una competizione sportiva.

I nostri progetti più ambiziosi, come la nazionale ci incoraggia a fare con il suo esempio concreto e anche vincente, – ha aggiunto il sindaco – per essere realizzati hanno bisogno di tempo e convinzione nel volerli perseguire e diventano fortemente inclusivi quando vengono portati avanti nell’interesse di un gruppo o, meglio ancora, di un’intera comunità.

La Coppa Europa a Campobasso, nelle intenzioni giuste della Federazione e del suo Presidente che ringrazio per l’attenzione che continua a dedicare al nostro territorio, rappresenta proprio quel momento di contatto e confronto diretto che vuole, fuori da ogni retorica, sì condividere una gioia, quella rappresentata dalla vittoria della Coppa, ma anche ispirare le nostre comunità a lavorare con un’unità d’intenti, programmando e creando le condizioni migliori possibili per raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati”.