Cordisco, PD: “Il Partito che non c’è è quello regionale”

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Vincenzo CordiscoIl Presidente della Federazione del Basso Molise replica a Colonna

MOLISE – Riceviamo dal Presidente della Federazione del Basso Molise Partito Democratico, Vincenzo Cordisco, la nota che riportiamo di seguito:

“Recentemente il caro amico Colonna ha definito il PD del Molise “il partito che non c’è” ed invita tutta la dirigenza della Federazione del Basso Molise a rassegnare le dimissioni per il risultato ottenuto alle elezioni provinciali.

Approvo in parte quanto dichiarato, perché il partito che non c’è è quello regionale, quello che preferisce fare altre cose, quello che non prova nemmeno a fare una lista dichiaratamente PD sotto il proprio simbolo, senza appendici o pseudo appartenenti senza appartenenza.

Questo, a mio avviso, l’errore gravissimo che ha generato confusione per i più e delusione per chi da tempo, in questo partito, ci mette la faccia.

Per il resto, negli incontri avuti in Federazione, abbiamo sempre sostenuto di volere il candidato Presidente del PD con lista e simbolo riconoscibili; poi hanno prevalso logiche personalistiche di chi ha cavalcato l’onda di popolarità di Renzi e del PD, ma rifiutandosi di continuare a sposare quel progetto tanto da proporre candidati che nulla hanno a che fare con il partito che lo rappresenta maggiormente. Tutto questo non è un problema addebitabile alla Federazione, ma a chi esercita e vede questa politica – falsa – come mera opportunità personale.

Altro passaggio assolutamente catastrofico sono state le intromissioni, sempre in Federazione, da parte di chi prima ha gridato ai quattro venti che si doveva avere un chiarimento e che bisognava candidare un consigliere PD di Termoli, ma che poi ha abdicato ad altre logiche che, anche in questo caso, nulla hanno a che vedere con il PD e, soprattutto, con la Federazione che può solo prenderne atto, certo non in silenzio, come se possa considerarsi giusta azione politica, ma che niente può fare se non ricordare – a me stesso, quale Presidente – che la candidatura di Gissi non è passata dalla Federazione ma da uno studio legale (sembriamo quasi in “regime” M5S).

Ancora una volta qualcuno ha voluto fare la voce grossa mandando in avanscoperta altri, abbandonandoli subito dopo e per mero tornaconto (politico e personale).

Credo che oramai la discussione non serva più, bisogna prendere atto che il Segretario Regionale è assuefatto a posizioni che non vedono coinvolte i dirigenti locali di questo partito, tanto che il candidato consigliere di maggioranza del comune di Riccia (comune in cui il segretario regionale è sindaco!) ed il responsabile regionale dell’ambiente ed green-economy del PD candidato anche lui a consigliere Provinciale hanno preso zero voti, rispondendo al diktat precisi. Poverini, che brutta figura hanno fatto nemmeno loro si sono votati per paura che “chi doveva essere eletto” non ce l’avrebbe fatta.

Davanti a questi risultati, non è la Federazione del Basso Molise che ha qualche problema e qualcuno deve dimettersi, caro Colonna, ma qui siamo di fronte ad una gara dove vince chi sfascia di più, dove il confronto è stato azzerato, dove non ci si vuole contare per paura di dimostrare la propria “forza” (forse perché di fatto non c’è) e si delega ad altri la facoltà di fare le liste e di scegliere di rappresentare i territori; quegli stessi che, però, da anni combattono, ed hanno combattuto, il PD senza mai avere voluto fare alleanze con il nostro partito.

É pur vero che, considerando la scarsa rilevanza dell’ente Provincia sul territorio molisano, le elezioni appena trascorse non assumono un test importante e forse è stata proprio questa la motivazione trainante di qualche mentecatto che ha voluto mostrare i muscoli per le prossime regionali con alleanze trasversali e nuovi ingressi da parte di quelli che una casa politica non l’hanno più e quindi si traferiscono armi e bagagli dove possono continuare ad esercitare quel potere, giusto per non perdere l’abitudine, tanto oggi stanno di qua (nel csx) e domani chissà!

In tutto questo stato comatoso della politica regionale, faccio i miei auguri al Presidente Battista di buon lavoro, quale Presidente di questa provincia, che forse merita più rispetto anche in considerazione del gravoso lavoro che lo attende”.