L’esterna perugina: «Qualche contrattempo fisico ha limitato il nostro avvio. Con Battipaglia proveremo a riscattarci»
CAMPOBASSO – Domenica ad Empoli ha fatto il suo ritorno sul parquet in una partita ufficiale (sempre coi colori rossoblù l’ultima era stata, nella stagione precedente, il 22 febbraio al PalaVazzieri contro Livorno nell’atmosfera di A2 poco prima del lockdown). Per Elisa Mancinelli il rientro in A1 ha portato con sé sensazioni alterne: da un lato la soddisfazione personale dei quattordici punti realizzati ed il ruolo di top scorer tra i #fioridacciaio, dall’altro il disappunto per un referto giallo con cui le rossoblù sono tornate nel capoluogo di regione.
ASPETTI PRIORITARI – Un aspetto, quest’ultimo, evidente in casa La Molisana Magnolia Campobasso, tant’è che l’esterna perugina mette in secondo piano quella che è stata la propria prova individuale in terra toscana.
«Il risultato di squadra – discetta – viene sempre prima delle prestazioni delle singole, anche se, ovviamente, il poter ritornare sul parquet per una gara ufficiale, dopo tanto tempo, ha rappresentato per me una gran bella soddisfazione».
CODICE RISCATTO – Nello specifico, però, l’attuale mood tra i #fioridacciaio ha una declinazione ben precisa. «Vogliamo riscattare un inizio non semplice che, tra infortuni e piccoli problemi, ci ha portato a faticare un po’. Ora l’obiettivo è quello di provare a raggiungere i nostri obiettivi, provando, passo dopo passo, a raggiungere quelli che potranno essere i nostri standard».
AVVIO INTRICATO – Del resto, a non dare manforte alle rossoblù anche il calendario che, nelle prime tre giornate, ha portato con sé due gare intricate come la trasferta di Schio o il match interno con Venezia.
«Senz’altro il calendario ci poneva di fronte due big, ma anche noi abbiamo affrontato questi appuntamenti con rotazioni senior molto risicate. Al completo avremmo avuto ben altro impatto. Il torneo però è iniziato da poco. La stagione è lunga e l’imperativo categorico è quello di continuare a lavorare sodo».
CONTESTO ASSOLUTO – Quanto alla Techfind Serie A1 ritrovata, invece, Mancinelli ha un’impressione ben precisa. «All’inizio della stagione, complice la pandemia e quelli che potevano essere i budget dei singoli team, non avevo ben chiara quale potesse essere la qualità complessiva della categoria. In realtà, tutti i competitor hanno caratteristiche di rilievo e, non a caso, l’A1 è il massimo campionato, cui aspira ogni giocatrice italiana. Ritornarci è per me una bella soddisfazione, oltre che uno stimolo ed una situazione entusiasmante. Farlo con la maglia di Campobasso, che sento come una mia seconda pelle, lo è per me ancora di più perché sono legatissima alla realtà rossoblù».
AMBIENTE UNICO – Un universo inteso non solo come lo stretto ambito tecnico e societario, ma anche come tutto l’ambiente dei tifosi campobassani.
«Loro sono speciali. La sera in cui sono venuti al PalaVazzieri mentre stavamo effettuando la preparazione mi ha trasmesso i brividi. Sono rimasti fuori osservando tutti i protocolli, ma ci hanno omaggiato col loro calore ed anche con dei pensieri speciali per tutte noi. È stata una gioia e ci hanno fatto sentire appieno la vicinanza. Vederli anche in casa contro Venezia seppur sparpagliati ha rappresentato un altro momento importante e spero che, prima possibile, il virus sia solo un ricordo per vederli tutti vicini, uno accanto all’altro, cantare ed incitarci con la passione che sanno trasmettere e le coreografiche che riescono a farci emozionare».
TEMPO PRESENTE – Prospettive di medio o, meglio ancora, lungo termine, perché il presente, tra le magnolie, è la sfida interna col Battipaglia (gara inizialmente prevista per sabato sera, ma che, alla fine, La Molisana Arena nell’area di Selvapiana a Campobasso ospiterà nella canonica collocazione della domenica pomeriggio alle 18.
«La volontà – sintetizza Mancinelli – è quella di ritrovare il referto rosa, ancor più dopo la prestazione alterna di Empoli. Dovremo essere determinate cercando di regalare una bella soddisfazione a quanti ci seguono, il cui affetto non muta mai nemmeno nei momenti di difficoltà, rispecchiando quello che io definisco sempre come il ‘tifo sano’».
DALL’INFERMERIA – Oltre all’avvicinamento all’incrocio con le cilentane – già affrontate tre volte con altrettanti successi durante il precampionato (uno in Campania e due al PalaVazzieri) – queste ore, in casa rossoblù, sono quelle degli esami strumentali per tre elementi del roster: la play Bonasia, l’ala piccola Wojta e la pivot Linskens. In particolare, per la lunga belga, la risonanza magnetica cui si sottoporrà al ginocchio potrà stabilire entità dell’infortunio e tempi di ripresa. Quanto alla giocatrice peligna ed al punto di riferimento statunitense, invece, attese ambedue da un’ecografia, gli esiti potranno definire l’attuale quadro sullo stato di salute di entrambe sia nell’immediato che a stretto giro di posta.
Photocredit: Maurizio Silla